Nov 112020
 

Applicazioni pratiche, vantaggi, accessibilità e diffusione del sistema di tele-riabilitazione domiciliare proposto dal progetto cluster Top-Down DoMoMEA.

Di questo e di tanto altro si è discusso ai microfoni di Unica Radio, durante l’intervista al Responsabile Scientifico del progetto: il professore associato di Bioingegneria Elettronica ed Informatica Danilo Pani.

 

 

DoMoMEA, come qualsiasi sistema di telemedicina, risolve le difficoltà di accedere ad un servizio di assistenza o di terapia necessario. Nel caso specifico in una regione come la Sardegna, che ha una densità di popolazione molto bassa, in alcune aree, su una superficie che però è piuttosto estesa, può risultare difficile garantire un’assistenza uniforme in tutti i centri di cura sparsi sul territorio. 

“Nel momento in cui si dispone di un sistema che è in grado di trasferire dati e informazioni, misurando, quantificando, il movimento e l’esercizio del paziente e si possa, grazie alle tecnologie delle ICT, trasferire non il paziente o il medico o il fisioterapista, ma direttamente il dato […] si può tenere il paziente a casa e fargli eseguire una riabilitazione controllata, ben seguita ma da remoto. Questo può dare un beneficio al paziente dal punto di vista economico ma anche pratico.”

Queste le parole di Danilo Pani, estrapolate da una delle domande poste dall’intervistatrice, capaci di racchiudere il cuore del progetto DoMoMEA mirato a sviluppare una piattaforma di tele-riabilitazione, in grado di andare incontro alle varie esigenze dei pazienti con disabilità moderata dovuta a esiti di ictus cerebrale.

Per leggere l’articolo e riascoltare l’intervista potete visitare direttamente il sito di Unica Radio, oppure visitare le principali piattaforme streaming (Google Podcast, Spotify, iTunes, TuneIn) per ascoltarla in formato podcast sui vostri smartphone.

Nov 042020
 

Il prossimo 27 Novembre DoMoMEA parteciperà alla “Notte Europea dei Ricercatori”

Anche l’Università di Cagliari scenderà in campo il prossimo 27 novembre per “La notte dei ricercatori”, l’appuntamento annuale che cerca di fornire un quadro sul lavoro e le scoperte degli atenei italiani. Quest’anno, a causa dell’emergenza Covid-19, non ci saranno i soliti banchetti con i progetti dei ricercatori o le conferenze nelle piazze, ma sarà un’edizione tutta online. Il tema dell’iniziativa, organizzata da Frascati scienza, è EnHance Resilience Through Humanity. Continua a leggere la notizia sul sito dell’ANSA.

Le attività dell’edizione 2020 saranno declinate attraverso una serie di formati online, dal live streaming al webinar, grazie all’utilizzo di tecnologie e linguaggi innovativi.
In queste particolari circostanze, anche il team di DoMoMEA parteciperà alla “Notte Europea dei Ricercatori” con il suo stand virtuale, coinvolgendo in più possibile i visitatori interessati all’avanzamento del progetto di tele-riabilitazione neuromotoria, già presentato nella precedente edizione.

Ed è proprio questo l’obiettivo di SHARPER che con “La Notte Europea dei Ricercatori”, in tredici città italiane, crea occasioni di coinvolgimento per chiunque voglia conoscere la passione che c’è dietro il lavoro dei ricercatori e l’impatto sociale che ne deriva. In particolare, nel 2020 SHARPER propone attività che legano le azioni della ricerca ai Sustainable Development Goals : “Qual è il ruolo della ricerca e dei ricercatori nel raggiungimento dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, a dieci anni dalla data indicata come traguardo dalle Nazioni Unite (l’Agenda 2030)?”.

Per maggiori informazioni, vi segnaliamo l’evento Facebook ufficiale (Sharper 2020 Cagliari – Notte Europea dei Ricercatori) e vi invitiamo a seguire tutti gli aggiornamenti inerenti lo spazio dedicato al progetto sia sul sito di Sharper che sui canali social di DoMoMEA.

L’evento dimostrativo, illustrato dal team di DoMoMEA, circa la “Tele-riabilitazione a basso costo” sarà disponibile, come tutti gli altri eventi, sulle piattaforme YouTube e Facebook dell’Università degli Studi di Cagliari. 

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