Gli studi sedimentologici condotti (DeMuro e Pusceddu, 2010c,d,e), l’analisi storica delle principali modificazioni morfologiche e sedimentologiche (legate all’attività antropica) e l’applicazione di modelli per la valutazione della vulnerabilità e della capacità di carico hanno permesso di individuare i principali fattori di pressione/minaccia che generano impatti e criticità sul sistema di spiaggia ed in particolar modo nella zona dunare e nelle sue componenti (Atzeni et alii, 2003; DeMuro e De Falco, 2010).
Nelle seguenti immagini sono riportati alcuni esempi delle principali modificazioni morfologiche e sedimentologiche dovute all’urbanizzazione della spiaggia, al transito veicolare e pedonale sulla zona dunare e sull’alta spiaggia.
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Nelle immagini A, B, C ed E sono evidenti le tracce lasciate da veicoli motorizzati, in forma di solchi da pneumatico (a). Gli effetti si traducono nella rottura degli equilibri fisici e nell’alterazione/modifica delle dinamiche sedimentarie della spiaggia. Vengono cambiate attraverso il costipamento dei sedimenti le caratteristiche di permeabilità del corpo di spiaggia. La distruzione delle forme prodotta dai mezzi meccanici riduce la capacità di risposta della spiaggia alle sollecitazioni ondose. Inoltre la pulizia con mezzi meccanici, riduce le pendenze naturali, elimina le berme di tempesta, cambia le caratteristiche tessiturali dei depositi di spiaggia (b).
Nelle immagini da A ad E si evidenziano gli effetti provocati dal transito, calpestio e stazionamento sulle dune. Si generano profonde incisioni e zappature (d), lungo gli assi di transito principali (c); accelerano i processi gravitativi e/o di dilavamento (e), con la conseguente esposizione degli apparati radicali (f) e distruzione della copertura vegetale.
Il tratteggio in giallo indica quello che poteva essere il profilo originario della duna (g).
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In definitiva le principali modificazioni indotte dalla fruizione sono rappresentate dalla creazione di varchi e aperture che diventano facile preda della deflazione (evolvendo in conche e canali) e dal dilavamento. Le incisioni, innescate dal transito e ampliate dalla deflazione e dalla gravità, possono essere individuate principalmente lungo le vie di transito sulla duna.
Alla luce dei dati raccolti fino ad oggi si desume che la capacità di carico fisica nei mesi di giugno, luglio e agosto degli ultimi anni sia stata superata.
Da: De Muro S., Pusceddu N., Ibba A., Kalb C., Ferraro F., Batzella T. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Cala Budoni”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.159-174 (In press)