Caratteristiche sedimentologiche della spiaggia
I sedimenti che caratterizzano la spiaggia di Budoni sono costituiti da ghiaie e sabbie (da molto grosse a medio-fini).
Composizionalmente sono prevalentemente costituiti da quarzo, feldspati, miche, litoclasti e da subordinata componente bioclastica (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, 2002; Batzella et alii, 2011; Pusceddu et alii, 2011). Inoltre stagionalmente si accumulano materiali organici quali fogliame di Posidonia oceanica e talora canne e legni. I principali apporti terrigeni provengono dai retrostanti corsi d’acqua a carattere stagionale.
La componente bioclastica/biogenica è legata principalmente alla produttività della prateria di Posidonia oceanica e subordinatamente allo spiaggiamento di organismi a guscio carbonatico (molluschi, echinidi, briozoi, foraminiferi, alghe calcaree e ostracodi).
Modelli d’onda, idrodinamici e dinamica delle zona a barre e truogoli (surfzone)
La spiaggia presenta un ampio fetch (>200 km) per gli eventi meteo-marini provenienti dal settore orientale (settore di traversia compreso tra °8-137°N). Di seguito sono riportati a titolo di esempio i soli modelli relativi ai venti di Grecale e Scirocco con velocità di 18 m/s (Batzella et alii, 2011; Pusceddu et alii, 2011).
Con vento da Grecale 18 m/s si genera nelle prime ore una circolazione idrodinamica caratterizzata da correnti lungoriva (longshore) sviluppate su una cella principale. Nelle ore successive, quando si raggiunge la massima intensità dell’evento, si generano correnti di risucchio/ritorno (rip-current) nell’area meridionale; queste generano un complesso sistema di barre truogoli (con più ordini di barre) lungo riva nella zona centro-sud (surfzone di ampiezza di 400/500 m); si evidenzia la creazione di due celle di circolazione asimmetriche (antioraria a N e oraria a S). I venti di Scirocco generano anch’essi, a poche ore dall’inizio dell’evento, una rip-current nell’area settentrionale, che origina due celle di circolazione asimmetriche, rispettivamente oraria (a S) e antioraria (a N), favorendo il prevalere dei processi erosivi (surfzone di 150/250 m di ampiezza).
Da: De Muro S., Pusceddu N., Ibba A., Kalb C., Ferraro F., Batzella T. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Cala Budoni”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.159-174 (In press)