Cala Budoni: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno, la spiaggia di Budoni può essere definita tendenzialmente stabile, soggetta a moto ondoso talvolta intenso e ad importanti modificazioni stagionali. Si rileva un depauperamento del volume di sedimento della zona dunare e la sua frammentazione (vai al navigatore).
La zona di spiaggia asciutta è sostanzialmente stabile con alcune aree in leggero arretramento. Le cause sono da mettere in relazione, primariamente, con cattive pratiche gestionali (costruzione di strade e parcheggi sul cordone litorale, pulizia con mezzi meccanici, prelievo non controllato di sedimento e transito di automezzi e persone).

Da: De Muro S., Pusceddu N., Ibba A., Kalb C., Ferraro F., Batzella T. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Cala Budoni”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.159-174 (In press)

Cala Brandinchi: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno, la spiaggia di Cala Brandinchi può essere definita in equilibrio, soggetta a moto ondoso poco intenso e con importanti modificazioni stagionali. Si evidenzia inoltre una riduzione della continuità e integrità della zona dunare (vai al navigatore).
La zona di spiaggia emersa è caratterizzata da importanti oscillazioni periodiche dovute principalmente alla bassissima pendenza della spiaggia sommersa. La perdita di sedimenti dal circuito sedimentario di spiaggia è, principalmente, dovuta a cattive pratiche gestionali (pulizia con mezzi meccanici, prelievo non controllato di sedimento e transito di automezzi e persone). Questo processo di “perdita“ è inoltre favorito dall’intensa modificazione subita dalla copertura a fanerogame della spiaggia sottomarina a causa degli ancoraggi.

Da: De Muro S., Batzella T., Ferraro F., Tocco F., Pusceddu N. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Cala Brandinchi”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.144-158 (In press)

Le Saline: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno condotti, la spiaggia di Le Saline è stata inquadrata sia nella sua attuale configurazione sia in un’ottica evolutiva.
Alla luce di tali osservazioni si può affermare che la spiaggia può essere considerata stabile e in soddisfacente equilibrio (2006 – Mappatura storica di macro-indicatori), soggetta a moto ondoso molto intenso e ad importanti modificazioni stagionali.
Si evidenzia un depauperamento in volume di sedimento della zona dunare e una sua notevole frammentazione (vai al navigatore).
La zona di spiaggia emersa, risulta mediamente stabile. In alcune aree sono però evidenti i segni di un leggero arretramento da mettere in relazione a cattive pratiche gestionali (costruzione di strade e parcheggi sul cordone litorale, pulizia con mezzi meccanici, prelievo non controllato di sedimento e transito di automezzi e persone). Importanti modificazioni (solchi, frammentazione) interessano la copertura a fanerogame della spiaggia sottomarina e della piattaforma continentale interna.

Da: De Muro S., Kalb C., Batzella T., Ferraro F., Porta M., Pusceddu N. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Le Saline”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.128-143 (In press)

Grande Pevero: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno, la spiaggia di Grande Pevero può essere considerata in equilibrio, soggetta a moto ondoso talvolta intenso e ad importanti modificazioni stagionali. Nel tempo si evidenzia un depauperamento nei volumi di sedimento della zona dunare e un’elevata frammentazione della stessa. Buona parte di questi depositi si è spostata verso mare producendo un avanzamento momentaneo del corpo di spiaggia (vai al navigatore).
La zona di spiaggia emersa mostra una tendenza all’accrescimento, nonostante le cattive pratiche gestionali (pulizia con mezzi meccanici, prelievo non controllato di sedimento e transito di automezzi e persone); le cause sono riferibili, come detto, sia alla migrazione di sedimenti dalla duna alla berma sia ai cicli di deposizione ed erosione della berma vegetale costituita da fogliame di Posidonia oceanica e sedimento misto bioclastico-terrigeno innescati dal degrado della prateria nella spiaggia sottomarina per gli eccessivi ancoraggi. Sul medio periodo questa tendenza potrebbe invertirsi.

Da: De Muro S., Batzella T., Ibba A., Tocco F., Pusceddu N. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia del Grande Pevero”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.113-127 (In press)

Cala Portese: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno condotti, le spiagge di Cala Portese possono essere considerate sostanzialmente stabili ma al limite dell’equilibrio, soggette a moto ondoso intenso e ad importanti modificazioni stagionali. Si evidenzia una riduzione dell’ampiezza della zona dunare e una notevole frammentazione della stessa (vai al navigatore).
Nella zona di alta spiaggia sono state rilevate riduzioni del volume sedimentario connesse a cattive pratiche gestionali (presenza di strade e parcheggi sul cordone litorale, prelievo non controllato di sedimento e transito di automezzi e persone).
Importanti modificazioni riguardano le aree di spiaggia sottomarina colonizzate da fanerogame. La prateria si presenta fortemente incisa per gli ancoraggi ed il limite superiore in arretramento.

Da: De Muro S., Kalb C., Ferraro F., Porta M., Batzella T., Pusceddu N. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Cala Portese”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.98-112 (In press)

Cala Ciaccaro: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1954, 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno condotti, le spiagge di Cala Ciaccaro sono soggette a moto ondoso di media intesità e ad importanti modificazioni stagionali. Si rileva una progressiva riduzione nel tempo della zona di avanduna ed una sua notevole frammentazione per effetto di azioni antropiche. Le criticità maggiori riguardano, oltre alle dune, la spiaggia sottomarina ed in particolare gli areali a prateria di fanerogame.
Tuttavia la spiaggia può essere considerata stabile anche se in equilibrio molto precario e prossima ad arretramento se non si porrà rimedio ai processi erosivi innescati, sia nella spiaggia emersa che in quella sommersa, dalla mancanza di gestione (vai al navigatore).
In particolare si rimarca il processo di arretramento del settore nord-orientale, temporaneamente compensato dalla perdita di volume a discapito della duna che garantisce apporto al settore sud-occidentale.

Da: De Muro S., Kalb C., Ferraro F., Porta M., Batzella T., Pusceddu N. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Cala Ciaccaro”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.82-97 (In press)

Porto Liscia: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1968, 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno, la spiaggia di Porto Liscia può essere definita al limite dell’equilibrio e della stabilità, soggetta a moto ondoso intenso e ad importanti modificazioni stagionali. Si evidenzia una riduzione della componente dunare con notevole frammentazione degli areali. Modificazioni importanti riguardano la spiaggia sottomarina nelle aree colonizzate dalle fanerogame.
La zona di spiaggia emersa, se pur nel complesso risulti stabile, presenta locali situazioni di arretramento (2006 – Mappatura storica di macro-indicatori), messe in evidenza dalla grafica, le cui cause sono da mettere in relazione con:
• diminuzione degli apporti sedimentari dovuta alla realizzazione della diga sul bacino del Fiume Liscia tra il 1958 ed il 1962;
• irrigidimento, con massicciata e barriere di massi, del tombolo e conseguente limitazione/annullamento degli scambi sedimentari tra le baie di Porto Liscia e Porto Puddu (foto E-H);
• cattive pratiche gestionali (costruzione di strade, parcheggi e chioschi sul cordone litorale, prelievo non controllato di sedimento e transito di automezzi e di persone sulle avandune);
• frammentazione e riduzione degli areali a praterie di fanerogame nelle aree di spiaggia sottomarina.

Da: De Muro S., Ibba A., Kalb C., Bua S., Tocco F., Porta M., Pusceddu N. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Porto Liscia”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.47-64 (In press)

Cala di Trana: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1968, 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dalle ricerche sul campo effettuate negli ultimi anni (Frau, 2005; Bua, 2005, 2008; De Muro et alii, 2008; Pusceddu, 2009; De Falco et alii, 2010, 2011a,b; DeMuro et alii, 2010a,b,c,d, 2011), la spiaggia di Cala di Trana può essere considerata in equilibrio, soggetta a moto ondoso intenso e ad importanti modificazioni stagionali. Si evidenzia una riduzione dell’estensione della zona dunare e un aumento della sua frammentazione (vai al navigatore).
La zona di spiaggia emersa mostra una tendenza all’accrescimento; le cause sono riferibili sia alla migrazione di sedimenti dalla duna alla berma (vedi “conoide a destra della foto“) sia ai cicli stagionali di deposizione ed erosione della berma vegetale costituita da fogliame di Posidonia oceanica (Simeone et alii, 2008) e sedimento misto bioclastico-terrigeno.

Da: De Muro S., Kalb C., Pusceddu N. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Cala di Trana”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.65-81 (In press)

Rena Majori: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1954, 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno condotti, le spiagge di Cala Vall’Alta sono state inquadrate sia nella loro attuale configurazione sia in un’ottica evolutiva dei siti. Alla luce di tali osservazioni si può affermare che tali spiagge sono soggette a moto ondoso molto intenso e ad importanti modificazioni stagionali. Si rileva una progressiva riduzione, nel tempo, della zona di avanduna ed una sua notevole frammentazione per effetto di azioni antropiche (vai al navigatore).
La zona di alta spiaggia e la zona dunare presentano evidenti testimonianze di cattive pratiche gestionali (costruzione di strade e parcheggi, transito sulle dune con automezzi, pulizia con mezzi meccanici, prelievo non controllato di sedimento, effetti erosivi causati dal montaggio e smontaggio di chioschi). Tuttavia la spiaggia può essere considerata stabile anche se in equilibrio molto precario e prossima ad arretramento se non si porrà rimedio ai processi erosivi innescati dalla mancanza di gestione.

Da: De Muro S., Pusceddu N., Kalb C., Porta M., Ibba A. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Rena Majori”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.15-31 (In press)

La Colba: stato attuale e tendenza evolutiva

Dall’analisi della copertura aerofotogrammetrica (annate di riferimento 1954, 1977, 1994, 1997, 2000, 2003, 2006) e dai rilievi di terreno condotti sono stati estrapolati i dati per la caratterizzazione dell’attuale configurazione e della tendenza evolutiva della spiaggia.
La spiaggia di La Colba può essere definita al limite dell’equilibrio e della stabilità (2006 – Mappatura storica di macro-indicatori), soggetta a moto ondoso intenso e ad importanti modificazioni stagionali.
Si evidenzia inoltre una riduzione della zona dunare, una sua notevole frammentazione e una riduzione del volume sedimentario dell’alta spiaggia principalmente legato a cattive pratiche gestionali (costruzione di strade e parcheggi sul cordone litorale, pulizia con mezzi meccanici, prelievo non controllato di sedimento, transito di automezzi e persone e recente realizzazione di delimitazioni delle avandune –vai al navigatore). Dunque la situazione appare aggravata dai recenti lavori di delimitazione dell’avanduna, in quanto non sembra garantita la necessaria permeabilità al trasporto eolico e alle onde di tempesta.

Da: De Muro S., Pusceddu N., Kalb C., Ferraro F., Ibba A. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di La Colba”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.32-46 (In press)