Cala di Trana: caratteristiche sedimentologiche e modelli

Caratteristiche sedimentologiche

I sedimenti che caratterizzano la spiaggia di Cala di Trana sono costituiti da ghiaie nell’estremità occidentale e da sabbie (da grosse a medio-fini) nel resto della spiaggia (Pusceddu, 2009). Composizionalmente sono costituiti da litoclasti, quarzo, feldspati, miche e da subordinata componente bioclastica.
I principali apporti terrigeni provengono dai corsi d’acqua, dalle ripe d’erosione e dalle falesie circostanti.
La componente bioclastica/biogenica (Adey e Macintyre, 1973) presente è legata principalmente alla produttività della prateria di Posidonia oceanica e subordinatamente allo spiaggiamento di organismi a guscio carbonatico (molluschi, echinidi, briozoi, foraminiferi, alghe calcaree e ostracodi).

Modelli d’onda, modelli idrodinamici e dinamica della zona di frangimento (surfzone)

Cala di Trana presenta un fetch massimo di circa 250km compreso tra 14° e 19°N e risulta esposta agli eventi meteo-marini compresi in un settore di traversia di 65° (341°N – 46°N). Di seguito sono riportati, a titolo di esempio, i soli modelli relativi ai venti di Levante e Grecale (DeMuro et alii, 2008; Pusceddu, 2009; De Muro et alii, 2010b), rispettivamente con velocità di 15 e 20m/s. Il vento di Levante a 15m/s genera una corrente lungoriva (longshore) con direzione NW-SE, nell’area occidentale della spiaggia, ed una rip-current con direzione SW-NE.
A 24h dall’inizio dell’evento si formano due ordini di barre e truogoli nella zona occidentale, della spiaggia, che si riducono ad uno nella parte centrale.
Le barre e i truogoli sono disposti parallelamente alla spiaggia e delineano una zona di frangenza (surfzone), ampia circa 50m.
Il vento di Grecale a 20m/s genera una corrente lungoriva-longshore (settore nord-occidentale della spiaggia) con direzione NW-SE. Nel settore SE invece si innesca una rip-current con direzione NNE con angolo finale di 20°. Il processo innescato genera la formazione di due ordini di barre e truogoli nella zona occidentale della spiaggia, che si riduce ad uno nella parte centrale, e diventa più irregolare e discontinuo in quella orientale. Barre e truogoli descritti sono disposti parallelamente alla spiaggia e delineano la parte più attiva della zona di frangenza ampia circa 50 metri (surfzone). Durante l’evento l’ampiezza della zona di frangenza aumenta con il passare delle ore. Dopo 24h si originano strutture più ampie fino a circa 100 metri dalla battigia.


  

Da: De Muro S., Kalb C., Pusceddu N. (2012) – “Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema spiaggia di Cala di Trana”; in De Muro S., Pusceddu N. (Eds.) (2012) – “ATLANTE DELLE SPIAGGE DELLA GALLURA” – University press – Scienze Costiere e Marine, CUEC. ISBN 978 88 8467 732 7; p.65-81 (In press)