Mappa degli Habitat

Come è stato evidenziato nella fase di stesura del Progetto, la possibilità di realizzare corretti interventi finalizzati alla conservazione degli habitat minacciati dipende in gran parte dal livello di conoscenza degli stessi ambienti. A tale scopo è importante non solo conoscere le caratteristiche degli habitat e il loro grado di conservazione, ma è altrettanto importante definirne la distribuzione areale.

La mappatura è quindi da considerarsi fondamentale per una corretta comprensione degli habitat presenti, così come per la valutazione delle priorità di intervento e, in particolar modo, per individuare le aree che necessitano di opere di difesa, di ripristino o, più semplicemente, di una regolamentazione della fruizione.

L’azione è stata finalizzata ad una più corretta delimitazione degli habitat presenti nell’area di studio, in quanto l’unica carta degli habitat finora disponibile, quella allegata al Piano di Gestione del SIC, è stata elaborata ad una scala che non consente di discriminare tutti gli aspetti vegetazionali.

La Mappa degli Habitat, realizzata in scala 1:2000, include tutta la porzione di cordone sabbioso ricadente nel Comune di Sant’Anna Arresi, estesa circa 30 ettari. Nell’elaborato, oltre agli habitat di interesse comunitario, sono state delimitate e descritte anche le “Altre tipologie di vegetazione naturale e seminaturale” e le “Aree antropizzate”.

Per quanto riguarda gli habitat di interesse comunitario, considerando sia la zona dunale che quella peristagnale, sono state individuate 14 differenti unità cartografiche, cioè un numero superiore a quello degli habitat stessi. Questo è avvenuto sia per differenziare, dove possibile, i sottotipi di alcuni habitat della zona umida, sia per rappresentare i mosaici formati da due differenti tipi di vegetazione.

Nella mappa degli habitat sono state evidenziate le aree della “Duna primaria con vegetazione rada ed esumazione di radici di Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa”. Queste aree possono essere sede di processi erosivi e pertanto devono essere prescelte per la realizzazione degli interventi di ingegneria naturalistica finalizzati al ripristino e al consolidamento.

Duna primaria con vegetazione rada ed esumazione di radici di Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa

Duna primaria con vegetazione rada ed esumazione di radici di Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa

Un altro aspetto vegetazionale messo in evidenza nella mappa degli habitat è quello delle aree in cui si osserva la crescita spontanea di pini d’Aleppo, indicate come “Aree con habitat 2270 in evoluzione”.

Aree con habitat 2270 in evoluzione

Aree con habitat 2270 in evoluzione

Sugli accumuli artificiali di Posidonia oceanica presenti nella prima spiaggia si sviluppano differenti tipologie di prati annuali, indicati nella mappa degli habitat come “Duna primaria colonizzata da comunità erbacee annuali”. In queste aree si osserva una spontanea evoluzione della vegetazione verso i tipici habitat dunali.

Duna primaria colonizzata da comunità erbacee annuali

Duna primaria colonizzata da comunità erbacee annuali

La vegetazione presente tra la pineta e lo stagno, apparentemente omogenea, è in realtà costituita da differenti tipologie di vegetazione e di habitat, che si sono potute rappresentare cartograficamente come unità distinte grazie al rilevamento con il GPS e al confronto con le immagini satellitari.

La cartografia di elevato dettaglio consente la delimitazione anche delle piccole pozze temporanee, che si formano con le piogge invernali e solo durante l’estate vedono lo sviluppo di comunità effimere inquadrabili nell’habitat della “Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose”.

Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose

Vegetazione pioniera a Salicornia e altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose