La tutela del diritto d’autore e l’Intelligenza Artificiale nel diritto penale: il caso del Brasile

La tutela del diritto d’autore e l’Intelligenza Artificiale nel diritto penale: il caso del Brasile

Il Brasile si prepara ad affrontare le sfide poste dall’IA nel campo della protezione del diritto d’autore con un approccio particolarmente incisivo e significativo. Una proposta di legge introduce un’aggravante specifica per il reato di violazione del diritto d’autore, se la violazione è compiuta con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.


Il Senato brasiliano (Senado Federal do Brasil) ha avviato lo scorso febbraio la discussione del Disegno di Legge n. 262/2024 [1] che modifica il Codice Penale del Brasile [2] e introduce nuove disposizioni normative in materia di violazione del diritto d’autore mediante l’impiego delle tecnologie di Intelligenza Artificiale (IA).

La proposta legislativa, formulata dal Sen. Veneziano Vital Do Rêgo, mira a fornire una risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti la violazione del copyright nell’era digitale, dove l’IA può essere impiegata per ideare, generare e distribuire contenuti in modo sempre più sofisticato. Com’è noto, infatti, l’IA offre la possibilità di generare grandi quantità di contenuti, compresi testi, immagini e video, con un’accuratezza e una velocità senza precedenti, sollevando sfide significative nel campo della protezione del copyright e della proprietà intellettuale.

Marcos Oliveira/Agência Senado Fonte: Agência Senado

Il disegno di legge, in particolare, interviene su due fronti distinti.

In primo luogo, si introduce una modifica all’art. 184 del Codice Penale brasiliano [3] con l’inserimento, al comma 5 del medesimo articolo, di un’aggravante specifica per il reato di violazione del diritto d’autore, prevedendo un aumento delle pene da un terzo alla metà, se la violazione è compiuta con l’ausilio dell’intelligenza artificiale [4].

Contestualmente, con il medesimo disegno di legge si propone l’introduzione di una nuova fattispecie di reato in materia di “Falsità scientifica o accademica”, che mira a contrastare la diffusione di informazioni fraudolente o contraffatte nel campo della ricerca scientifica e accademica. A tal proposito, è rilevante notare come la nuova fattispecie di reato sia accompagnata, ancora una volta, da una aggravante specifica che stabilisce l’aumento della pena da un sesto a un terzo se l’opera scientifica o accademica, oggetto della condotta penalmente rilevante, sia predisposta con l’ausilio dell’intelligenza artificiale [5].

L’iter parlamentare è appena iniziato [6]. Attualmente, la proposta di legge si trova al vaglio della Comissão de Constituição, Justiça e Cidadania (Commissione per la Costituzione, la Giustizia e la Cittadinanza), dopo essere stata esaminata dalla Comissão de Ciência, Tecnologia, Inovação e Informática (Commissione per la scienza, la tecnologia, l’innovazione e l’informatica) del Senato brasiliano.

Il Brasile, dunque, si appresta ad affrontare le sfide poste dall’IA nel campo della protezione del diritto d’autore con un approccio particolarmente incisivo e significativo.

Il dibattito su questo disegno di legge è certamente destinato a sollevare diverse questioni cruciali, non da ultimo quelle sul bilanciamento tra la protezione del copyright e la promozione dell’innovazione attraverso l’uso delle moderne tecnologie informatiche (come l’IA). Si tratta, indubbiamente, di un tema molto delicato che impone attente riflessioni a maggior ragione quando, come nel caso in commento, l’intervento normativo si riflette sul piano del diritto penale.


Di Gianluca Satta

Borsista di ricerca e Cultore della Materia in «Informatica giuridica» e «Computer Law» presso l’Università degli Studi di Cagliari. 


Note:

[1] Il testo del Disegno di Legge n. 262/2024 è consultabile al seguente link

[2] Decreto Lei nº 2.848, de 7 de dezembro de 1940 – Código Penal (Decreto Legge n. 2848 del 7 dicembre 1940 – Codice Penale)

[3] L’art. 184 del Codice Penale del Brasile è rubricato “Violar direitos de autor e os que lhe são conexos” (Violare il diritto d’autore e i diritti connessi)

[4] Nella proposta si legge: “Art. 1º. O art. 184 do Decreto Lei nº 2.848, de 7 de dezembro de 1940 – Código Penal –, passa a viger acrescido do seguinte § 5º: […] As penas são aumentadas de um terço à metade, se a violação é realizada com o uso de inteligência artificial” (“L’art. 184 del D.L. 7 dicembre 1940, n. 2.848 – Codice penale – entra in vigore con l’aggiunta del seguente § 5: […] Le pene sono aumentate da un terzo alla metà se la violazione è compiuta con l’ausilio di intelligenza artificiale”)

[5] Il disegno di legge prevede l’introduzione di un nuovo articolo all’interno del Codice penale brasiliano (l’art. 299-A), rubricato “Falsidade científica ou acadêmica” (Falsità scientifica o accademica), con il seguente testo: “Elaborar, oferecer, anunciar ou vender trabalho científico ou acadêmico, para que terceiro o utilize como legítimo autor. Pena – reclusão, de um a três anos, e multa. § 1º Na mesma pena incide o terceiro que utiliza o trabalho científico ou acadêmico como legítimo autor. § 2º Se o trabalho científico ou acadêmico oferecido, anunciado ou vendido é elaborado com uso de inteligência artificial, a pena é aumentada de um sexto a um terço.” (“Preparare, offrire, pubblicizzare o vendere un lavoro scientifico o accademico, in modo che un terzo lo usi come legittimo autore. Pena – reclusione da uno a tre anni e multa. § 1º La stessa pena si applica al terzo che utilizza l’opera scientifica o accademica come legittimo autore. § 2º Se l’opera scientifica o accademica offerta, pubblicizzata o venduta è preparata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, la pena è aumentata da un sesto a un terzo.”)

[6] Per seguire l’iter parlamentare e tutte le novità sul disegno di legge, è possibile consultare il sito web del parlamento Brasiliano (Congresso Nacional) al seguente link