“Balancing Innovation and Rights: Our Journey Towards the Future of Copyright in AI Generated Content”
Si è tenuto lo scorso giovedì 27 marzo presso l’Aula Motzo, Facoltà degli Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Cagliari il Convegno “Balancing Innovation and Rights: Our Journey Towards the Future of Copyright in AI – Generated Content and other emerging issues “. L’evento è organizzato nell’ambito del Progetto HOLMES “Harmonizing Ownership and Legal Measures for Ethical AI Systems” – iniziativa di ricerca di tipo “Start Up”, condotta presso il DIEE dell’Università degli Studi di Cagliari, su temi di rilievo trasversale per il Piano Nazionale delle Ricerche
All’evento hanno partecipato in qualità di Relatori Professori ed Esperti in materia di Intelligenza Artificiale, per riflettere tanto sulle potenzialità tecniche di tale tecnologia, quanto sulle molteplici declinazioni e ripercussioni dell’Intelligenza Artificiale Generativa nello scenario globale, pubblico e privato, della tutela del diritto d’autore.

L’Intelligenza Artificiale Generativa, infatti, presenta delle rilevanti capacità creative, che simulano, eguagliano e rischiano così di sostituire l’attività umana, compromettendo la creatività, la libertà artistica ed educativa.
In tale scenario, pertanto, una prima criticità si collega alla tutela del diritto d’autore e della capacità creativa umana. Com’è noto, l’IA Generativa dimostra una latente vocazione dato centrica, che ritrova grazie alle attività di web scraping una massa critica pressoché inesauribile di dati per alimentare i datasets e le attività di addestramento.
Tuttavia, le attuali modalità di addestramento, specialmente nel caso di IA Generativa text-image, rischiano di minare il diritto d’autore, e rivelano tutta l’inadeguatezza della tutela regolatoria, incapace di ammantare di effettività la tutela autorale.
Per l’effetto, stante l’inefficacia della tutela pubblica del diritto d’autore, si stanno diffondendo iniziative private di autotutela “tecnica”, di matrice statunitense, che sfruttano le vulnerabilità dell’Intelligenza Artificiale per impedire la compromissione del diritto d’autore. Tali contromisure, tuttavia, se da un lato contribuiscono a neutralizzare l’utilizzo improprio di tali immagini, al contempo alimentano un circuito “avvelenato”, che rischia, su larga scala, di contribuire al dilagare di nuove forme di degenerazione dell’IA.
Allo scopo di tutelare efficacemente il diritto d’autore, nel corso del Convegno è stato presentato un innovativo modello di tutela dei diritti di proprietà intellettuale ampiamente intesa.

“PROTECT” è il prototipo di un software sviluppato nell’ambito delle attività di ricerca.
Questo primo modulo, in particolare, svolge le seguenti funzioni principali:
- consente l’inserimento di una licenza d’uso (sottoforma di filigrana) all’interno di un file
- permette di consultare il contenuto della stessa licenza d’uso (mediante la verifica della filigrana).
In conclusione, il Convegno ha costituito l’occasione per riflettere sull’esigenza di nuove forme e modelli di tutela della creatività umana e della libertà artistica.