Evento conclusivo PLES

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Il 26 Marzo 2021 si è tenuto l’evento conclusivo del Progetto Ples, con la presentazione dei risultati finali raggiunti. Il progetto PLES si è proposto, in collaborazione con le imprese aderenti al cluster, di sviluppare soluzioni costruttive ecosostenibili per pareti e per solai strutturalmente portanti integrati con gli elementi per l’isolamento, costituite da pacchetti componibili multistrato realizzati impiegando materiali sostenibili e reperibili localmente (legno lamellare, mattoni locali, lana di pecora, terra-cruda, intonaci naturali, tessuti artigianali, etc.), tradizionali e innovativi, secondo il modello della filiera corta. Il convegno vuole essere l’occasione per illustrare i contenuti e i risultati intermedi del progetto e per ragionare sull’opportunità di promuovere in Sardegna processi di edilizia circolare basati sull’impiego dei materiali costruttivi locali e a basso impatto ambientale.

PROGRAMMA DEI LAVORI

15.00 SALUTI E APERTURA DEI LAVORI

Corrado Zoppi (Facoltà Ingegneria e Architettura-UNICA)         Graziana Froghieri (Sardegna Ricerche)

15.30 IL PROGETTO PLES. INTRODUZIONE, OBIETTIVI E ATTIVITÀ

Giovanna Concu (DICAAR-UNICA)

16.00 SOSTENIBILITÀ DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE

Francesco Asdrubali (Dipartimento di Ingegneria – Università Roma Tre)

16.45 BREAK
17.00 RISULTATI DEL PROGETTO PLES. ATTIVITÀ SPERIMENTALI SUI MATERIALI LOCALI E BANCA DATI DIGITALE DEI MATERIALI E DEI SISTEMI COSTRUTTIVI

INTERVENTO 1 Monica Valdes (DICAAR-UNICA)

INTERVENTO 2 Costantino Carlo Mastino (DICAAR-UNICA)

17.45 IL PROGETTO PLES E LE OPPORTUNITÀ DEL FARE RETE TRA UNIVERSITÀ E TERRITORIO.
LA PAROLA ALLE IMPRESE DEL CLUSTER
INTERVENTO 1 Giuseppe Demelas (Mariantonia Urru)INTERVENTO 2 Sergio Serra (Fratelli Serra s.r.l.)
18.15 DIBATTITO E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
18.30 CHIUSURA DEL CONVEGNO

 

 

Presentazione Progetto PLES

In primo piano

Negli ultimi anni è andato sviluppandosi un modello culturale improntato alla sostenibilità ambientale che coinvolge tutti i settori delle attività umane, e tra questi evidentemente il settore delle costruzioni. L’attività edilizia va sempre più orientata al rispetto, alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’ambiente, attraverso la progettazione e l’impiego di materiali e processi produttivi e gestionali improntati alla biocompatibilità, al risparmio energetico, al green economy.

Nel contesto produttivo della Sardegna lo sviluppo dell’edilizia in una direzione totalmente sostenibile procede con difficoltà, per le ragioni storiche connesse all’insularità, alle problematiche occupazionali, alla carenza di risorse economiche. Si assiste tuttavia ad una serie di iniziative pubbliche e private, ancora non del tutto messe a sistema, volte a indirizzare la progettazione e la realizzazione delle costruzioni utilizzando materiali e processi conformi ai principi della sostenibilità. È il caso ad esempio dell’incentivo all’uso di materiali reperibili localmente che consentono di ridurre il consumo di energia legato al trasporto da zone lontane – fattore particolarmente importante per regioni insulari come la Sardegna -, o del crescente interesse nei confronti dell’edilizia in legno, dell’impiego di materiali di origine naturale a fini di isolamento termo-acustico, o ancora del miglioramento della performance di materiali tradizionali come il laterizio o il calcestruzzo in termini sia di caratteristiche energetiche sia di processi produttivi. Permane però la necessità di mettere a sistema le diverse competenze sul territorio, al fine di connotare efficacemente l’edilizia isolana con le caratteristiche della sostenibilità in termini di:

  • materiali, il più possibile naturali, riciclabili, localmente reperibili, energeticamente efficienti
  • processi produttivi, il più possibile improntati alla logica della filiera corta, della circolarità del ciclo di vita, dell’ecobilancio
  • ricadute in ambiti diversi, quali l’innovazione, il mercato del lavoro, lo sviluppo socio economico del territorio, la disseminazione di conoscenze e competenze, il benessere degli individui.

Il progetto PLES (Prodotti Locali per l’Edilizia Sostenibile – Sviluppo di Soluzioni Costruttive Ecosostenibili per Pareti e Solai Energeticamente Efficienti) si inserisce nel contesto delineato, proponendosi di apportare un contributo all’orientamento dell’edilizia sarda verso l’attualissimo filone dell’edilizia sostenibile attraverso lo studio di soluzioni costruttive innovative che soddisfino i requisiti della sostenibilità.

L’obiettivo del progetto PLES è lo sviluppo di soluzioni costruttive per pareti e per solai costituite da pacchetti componibili multistrato che utilizzino unicamente materiali sostenibili e localmente reperibili, con garanzia in termini di eco-sostenibilità. Ci si propone dunque lo studio di elementi strutturalmente portanti comprendenti anche l’elemento isolante ed integrabili con un elemento di finitura in grado di incrementare il comfort acustico ambientale e aggiungere valore estetico al pannello. Il pacchetto multistrato sarà così costituito:

  • elementi strutturali: pannelli in lamellare incollato incrociato (Cross Laminated Timber – CLT) di legno sardo
  • possibili elementi per l’isolamento termico ed acustico:
    • sughero
    • lana di pecora
    • terra-paglia, prodotti naturali a base vegetale
  • elementi di finitura
    • prodotti dell’artigianato tessile
    • intonaci di origine naturale
    • prodotti di origine vegetale

I sistemi costruttivi con pannelli in CLT stanno avendo un rapido sviluppo in tutta Europa grazie ai loro intrinseci vantaggi: la naturalità, la stabilità dimensionale, l’avanzato grado di prefabbricazione a livello produttivo, la rapidità di montaggio, le notevoli proprietà di resistenza e rigidezza. Si tratta di pannelli portanti multistrato massicci ottenuti tramite sovrapposizione ed incollaggio di strati incrociati di tavole, che possono essere usati sia come pareti sia come solai. Recentemente anche in Sardegna sono stati realizzati i primi edifici residenziali a struttura portante in CLT, utilizzando tuttavia legno di importazione, in particolare abete rosso proveniente da Austria o Germania, con notevole aggravio di costo. Un punto determinante del progetto PLES è la scelta di utilizzare legno di produzione locale, contribuendo in modo particolarmente vantaggioso al tema dello sviluppo sostenibile dell’edilizia in legno in Sardegna a chilometro zero, utilizzando risorse locali. Ciò in particolare porterà a valorizzare il legno e le foreste sarde, determinando un aumento della superficie forestale al fine di garantire la sostenibilità della filiera, con tutte le positive implicazioni di protezione dell’ambiente e di riduzione del buco dell’ozono, di protezione idrogeologica di un territorio potenzialmente a rischio, e di sviluppo e impulso economico di zone regionali tradizionalmente depresse, oltre che di nuova linfa per il mercato dell’edilizia in profonda crisi.

Il sughero, la lana di pecora, la terra-paglia, si configurano anch’essi come materiali di origine naturale, di produzione locale, e dunque funzionali all’idea della biocompatibilità e del processo produttivo in filiera corta. Tali materiali presentano caratteristiche di isolante termico e acustico estremamente interessanti – in particolare l’utilizzo del sughero in edilizia non è una novità – tuttavia il loro impiego sistematico è ancora penalizzato dalla concorrenza di materiali fabbricati su larga scala e che possono essere quindi immessi sul mercato ad un prezzo maggiormente competitivo. La definizione anche in termini progettuali di criteri per l’implementazione di questi materiali in pacchetti parete o solaio a base di legno sardo darebbe ulteriore impulso al settore del sughero, agli emergenti e innovativi settori della lana di pecora e della terra-paglia come materiali isolanti, con le ricadute positive in termini di eco sostenibilità e di promozione in ambito occupazionale e sociale già evidenziate per i pannelli in CLT sardo.

Un altro punto importante del progetto PLES è l’idea di applicare al pacchetto parete o solaio non solo finiture a base di intonaci naturali, ma anche una finitura costituita da un tessuto pregiato, quale ad esempio un prodotto della tradizione dell’artigianato tessile isolano, derivante da fibre di origine animale o vegetale, valutando i benefici di tale soluzione in termini di comfort ambientale. L’integrazione nella soluzione costruttiva parete o solaio di finiture di pregio, in grado per esempio di apportare un beneficio in termini di abbattimento acustico all’ambiente, esprimerebbe un innovativo connubio tra tradizione artigianale e tecnologia, aprendo nuovi scenari nell’ambito delle soluzioni progettuali, della ricerca formale, della ricerca tecnologica, anche in questo caso con importanti ricadute in termini di sviluppo.

Accanto agli elementi parete e solaio aventi il CLT sardo come struttura portante il progetto PLES intende studiare l’applicazione dei materiali isolanti e coibenti naturali su elementi in muratura tradizionale (calcestruzzo e laterizio). Tale analisi consentirà da un lato di inquadrare al meglio le prestazioni dei pacchetti a base legno anche in relazione agli elementi in muratura più tradizionale – spesso oggetto di interventi atti a riqualificare il patrimonio edilizio esistente -, dall’altro di diversificare le possibilità di impiego dei materiali locali per l’isolamento termico e acustico.

I risultati ottenuti consentiranno la predisposizione di apposite linee guida per la progettazione dei pacchetti parete e solaio analizzati, dando anche input allo sviluppo, alla produzione, al commercio e all’impiego di tali soluzioni progettuali. I risultati collaterali e le ricadute positive si possono sintetizzare nella promozione di una crescita industriale, occupazionale e sociale determinata dall’impiego di risorse locali e dall’utilizzo innovativo e trasversale di prodotti tradizionali, il tutto in chiave di sostenibilità a tutto tondo, nonché nel contributo alla difesa di un territorio a forte rischio idrogeologico e ambientale attraverso una gestione delle risorse forestali orientata anche alla filiera del legno strutturale.