Patto contro i crimini informatici: Università degli Studi di Cagliari con la Polizia di Stato

La Polizia Postale in campo per la difesa delle banche dati dell’Ateneo

UNIVERSITÀ. La rettrice: «Protocollo per la tutela di studenti e dipendenti»

I dati e le informazioni di studenti e dipendenti dell’Università da oggi sono più sicuri. 

Il questore Pierluigi D’Angelo, il dirigente della Polizia postale Francesco Greco e la rettrice Maria Del Zompo, con il supporto di Massimo Farina (responsabile della protezione dei dati dell’Ateneo) ieri hanno firmato «un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi “critici”. 

Il patto stretto tra Università e Polizia ha anche lo scopo di rafforzare, attraverso il laboratorio di Informatica forense, la preparazione dei poliziotti impegnati nella lotta contro il cyber crime.

Questore e rettrice precisano che non ci sarà alcuna violazione della privacy: gli uomini della Polizia postale, se non in determinati casi previsti dalle norme, non potranno accedere alla banca dati dell’Ateneo, ma solo intervenire in fase preventiva e investigativa nel caso ci fossero tentativi di intrusione illecita da parte di hacker per il furto o la manomissione di dati sensibili.