Alessandro, Monaco – Erasmus studio
La mia esperienza Erasmus a Monaco di Baviera è stata decisamente una svolta per la mia crescita personale. Per la prima volta ho premuto un bottome di riavvio per la mia vita: ho affrontato sei mesi in un paese straniero senza passate conoscenze e per lo più senza appoggi. Ed è stato incredibile vedere, giorno dopo giorno, come sono riuscito non solo a gestire ed organizzare la mia vita lì, ma anche come sono riuscito a trasformarla in una vera e propria avventura: ho creato per me stesso una cultura del conoscere posti nuovi e gente nuova che non avevo assolutamente, prima di partire. Ho dovuto spesso affrontare momenti di solitudine di cui spesso gli studenti Erasmus non parlano, dovuti principalmente alla dispersività di una città così grande, ma con il senno di poi posso dire che anche essi sono stati decisivi per la mia crescita. Ad esperienza finita, non posso che augurare a me stesso di ripartire il prima possibile e invitare chiunque altro a mettere tutto in discussione, almeno una volta nella vita, solo per conoscere qualcosa di più di se stessi.




ore boreali, dolci alla cannella, terra dei vichinghi, laghi, freddo intenso e tramonti a mezzanotte. La meta del mio Erasmus è stata la Svezia e per 10 mesi ho frequentato la Högskolan Dalarna di Falun, a due ore da Stoccolma. Il ricordo più bello? Il viaggio a Kiruna, la città più settentrionale della Svezia, oltre il circolo polare artico. Mai vista tanta neve in vita mia. Lì il freddo non scherza. Quando siamo arrivati c’erano -25 gradi ma in pochi giorni la temperatura è scesa a -40. Mi si sono ghiacciate addirittura le ciglia! Un bel colpo per me, abituata al caldo sardo. Ma il paesaggio è da togliere il fiato, talmente bello che il gelo passa in secondo piano. Se ci penso, non riesco a trovare un lato negativo della Svezia. Certo, il buio da Novembre a Gennaio non è il massimo, ma l’aurora boreale a Febbraio e i tramonti al lago a Maggio ripagano alla grande. Una cosa che mi ha stupito tantissimo è il fatto che tutti parlassero inglese alla perfezione, anche gli anziani del paese più sperduto. Nessun problema, quindi, se non capite lo svedese. Quasi tutti noi ragazzi Erasmus stavamo nello stesso studentato e siamo tutti diventati amici, Italiani, Spagnoli, Turchi, Francesi, Tedeschi, una grande famiglia. L’Università? Moderna, organizzata alla perfezione, professori sempre disponibili, gentilissimi e molto preparati.
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Ho svolto tre mesi di tirocinio presso lo IACE, un ente no profit, che sotto l’egida del Ministero degli Esteri, dell’Ambasciata Italiana a Washington e del Consolato Generale di NYC, ha la missione di promuovere lo studio dell’italiano nelle scuole americane dei tre stati di New York, New Jersey e Connecticut, operando con fondi in parte governativi e in parte privati, coinvolgendo circa 100 scuole pubbliche e private e circa 42 mila studenti all’anno. Organizza anche corsi per adulti e bambini che non frequentano le scuole dell’obbligo: circa 1000 studenti all’anno sono coinvolti in questi corsi. Durante i tre mesi ho partecipato a diversi progetti con relative mansioni: codocenza nelle classi di lingua italiana per adulti e presso la scuola d’Italia Guglielmo Marconi, nella quale studenti bilingui dal kindergarten all’high school ricevono una formazione di alto livello in entrambe le lingue italiana e inglese.


Mi trovo molto bene, anche se, siccome piazza Yenne è la piazza centrale della città, ovviamente c’è molto rumore ma fa nulla! Sono nel centro città e ho tutto vicino a casa mia! Cagliari è una città meravigliosa nella quale mi trovo molto bene. Il tempo è quasi sempre bello, la gente è molto simpatica e dopo un po’ mi sono fatta tanti amici, quindi ormai non mi annoio più perché ci sono sempre delle cose da fare. Durante il mio Erasmus, che non è ancora finito, ho avuto la fortuna di andare a Milano e a Roma, due bellissime città d’Italia! Il giorno più bello che ho trascorso in Sardegna, per il momento, è stato quello a Siliqua. Abbiamo fatto un trekking e poi durante la sera siamo stati ospitati da una famiglia sarda: abbiamo mangiato pietanze tipiche e poi abbiamo bevuto tanto vino e ballato tutta la notte!
passato a Cagliari? Quando ho saputo degli attentati di Parigi: ero molto triste. Dal 1 febbraio al 1 aprile ho