Università di lingue straniere di Pechino | Beijing Foreign Studies University

Traduzione a cura della dott.ssa Cinzia TRUDDA – studentessa del Master di II Livello in Traduzione Specializzata  dell’Università di Roma Sapienza e tirocinanda dell’Aula Confucio di UniCa (novembre 2022-febbraio 2023)


Università di lingue straniere di Pechino| Beijing Foreign Studies University

L’Università di Lingue straniere di Pechino, la Beijing Waiguoyu Daxue, conosciuta come Beiwai o BFSU (dall’inglese Beijing Foreing Studies University), è situata a Pechino, nel distretto di Haidian, sul terzo anello che divide il campus est da quello ovest. È sotto la diretta amministrazione del Ministero della Pubblica Istruzione, e ha fatto parte del primo gruppo del “Progetto 211” e del “Progetto 985” per le eccellenze accademiche e l’innovazione, ora confluiti nel “Double First Class Universities”.

La Beiwai è la prima università di lingue straniere fondata dal PCC. Ha origine dal terzo distaccamento di studi russi dellaChinese People’s Anti-Japanese Military and Political University di Yan’An, poi divenuta Foreign Language School of the Central Military Commission sotto l’amministrazione del Comitato Centrale del PCC. Dopo la nascita della Repubblica Popolare Cinese, la sua guida viene presa dal Ministero degli Affari Esteri, nel 1954 viene rinominata Beijing Foreign Language Institute e nel 1959 gli viene annesso il Beijing Russian Language Institute. Dal 1980 è diretta dal Ministero della Pubblica Istruzione e nel 1994 ha ufficialmente assunto il nome attuale.

L’offerta formativa dell’ateneo comprende 101 lingue, tra europee e afroasiatiche, incluse le lingue meno comuni, e detiene il primato come università creata dal Ministero della Pubblica Istruzione specializzata in questo ambito. Alla base della didattica è previsto lo studio della lingua e della letteratura, ha ampliato la sua offerta formativa integrando in un modello multidisciplinare le materie umanistiche, il diritto, l’economia, il management e la didattica. In ordine cronologico, sono stati introdotti gli insegnamenti di: russo, inglese, francese, tedesco, spagnolo, polacco, ceco, romeno, giapponese, arabo, cambogiano, laotiano, singalese, malese, svedese, portoghese, ungherese, albanese, bulgaro, swahili, birmano, indonesiano, italiano, croato, serbo, hausa, vietnamita, thailandese, turco, coreano, slovacco, finlandese, ucraino, olandese, norvegese, islandese, danese, greco, filippino, hindi, urdu, ebraico, persiano, sloveno, estone, lettone, lituano, irlandese, maltese, bengalese, kazako, uzbeco, latino, zulu, kirghiso, afgano, sanscrito, pali, amarico, nepalese, somalo, tamil, turkmeno, catalano, yoruba, mongolo, armeno, malgascio, georgiano, azero, afrikaans, macedone, tagico, sestwana, ndebele, comoriano, creolo, shona, tigrino, bielorusso, maori, tongano, samoano, kurdo, bislama, dari, tetum, maldiviano, figiano, maori delle Isole Cook, kirundi, lussemburghese, kinyarwanda, niueano, tok pisin, chewa, sotho, sango, berbero, javanese, punjabi.

In linea con lo spirito e i principi del PCC, sono incluse tutte le lingue ufficiali dei Paesi con cui la Repubblica Popolare Cinese ha stabilito relazioni diplomatiche.

Negli ultimi anni, l’istituto ha promosso una riforma del modello didattico per la formazione di personale altamente qualificato, creando il primo dipartimento accademico nazionale per la creazione di materiali didattici, il Beiwai College, la School of International Organization, la Graduate School of Education, l’Artificial Intelligence and Human Language Lab e la School of Asian Studies e la School of African Studies, espandendo l’iniziale School of Asian and African Studies. Con lo scopo di accrescere l’internazionalità dell’università, ha inaugurato istituzioni di ricerca specializzate come l’Academy of International Communication of Chinese Culture e il Language Research Centre for State Translation Capacity. L’università comprende 52 basi di ricerca a livello nazionale, provinciale e ministeriale, amministrate dal Ministero dell’Istruzione, tra cui: il Key Research Institute of Humanities and Social Science, di cui fa parte il National Research Centre for Foreign Language Education; il Cultivation Laboratory for Philosophy and Social Sciences di cui fa parte il BFSU Artificial Intelligence and Human Languages Lab (BFSU•AI); il  State Language Commission Research Centre di cui fa parte il National Research Centre for State Language Capacity; 4 Cultivation Bases for Studies of Individual Countries and area Studies che sono: il Central and Eastern European Studies Centre, il Japanese Studies Centre,  il British Studies Center e il Canadian Studies Center; 37 Registered Centre for Studies of Individual Countries and Area Studies; 3 Research Centre for Exchanges in Humanities che sono: il Research Centre for China-Indonesia Exchanges in Humanities, il Research Centre for China-France Exchanges in Humanities e il Research Centre for China-Germany Exchanges in Humanities. Inoltre, grazie al Beijing Municipal Key Research Centre for Philosophy and Social Sciences e il Beijing Municipal Research Centre for Educational Legal Systems, l’ateneo è stato riconosciuto tra i migliori centri di ricerca per la promozione della lingua nazionale e per lo studio del pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era, e come centro di innovazione collaborativa riguardo il socialismo con caratteristiche cinesi tra le università di Pechino.

La Beiwai pubblica riviste per le scienze sociali e umanistiche afferenti al CSSCI: 4 riviste di base che sono il Foreign Language Teaching and Research, il Foreign Literature, International Forum, e il Foreign Language Education in China; e due periodici l’International Sinology e il Russian in China; 7 giornali accademici; il Chinese Journal of Applied Linguistics in lingua inglese e altri 11 giornali accademici multilinguistici in lingua inglese, francese, spagnolo, arabo, russo, tedesco e portoghese. Inoltre, fa capo alla Beiwai, la Foreign Language Teaching and Research Press, la maggiore casa editrice cinese di libri, prodotti audio visivi e digitali in lingua straniera.

L’offerta didattica comprende 121 corsi di laurea, di cui 46 interni e 33 afferenti al first-class program. Attualmente, 4 discipline sono riconosciute come chiave a livello nazionale (tra cui la didattica) e 7 a livello municipale. Offre due corsi di dottorato (lingua e letteratura, management e ingegneria gestionale), 11 corsi di laurea magistrale (diritto, scienze politiche, studi sul marxismo, economia applicata, lingua e letteratura cinese, lingue e letterature straniere, giornalismo e scienze della comunicazione, management e ingegneria gestionale, MBA, scienze dell’educazione e storia), 8 master (finanza, commercio internazionale, insegnamento della lingua cinese come lingua straniera, interpretariato e traduzione, giornalismo e scienze della comunicazione, diritto, accounting e MBA), comprendendo le macro aree di studio di letteratura, economia, management, diritto, pedagogia e storia. Gli insegnamenti di lingue e culture straniere sono entrati a far parte del progetto “Double First Class Universities” e quelli di didattica delle lingue hanno guadagnato il titolo di eccellenza tra le università di Pechino. Le discipline di lingua e letteratura straniere sono classificate con A+ nel ranking nazionale, ottenendo il primo posto. Nel 2022 la QS World University Rankings ha posizionato al 60° la scuola di lingue, 151° inglese e 200° letteratura, ottenendo la posizione migliore tra le università cinesi della stessa categoria.  La scuola conta più di 5.800 iscritti ai corsi di laurea, più di 3.700 ai corsi magistrali e ai dottorati, e oltre 1.200 sono studenti internazionali.

L’università si impegna costantemente per migliorare i suoi standard, con particolare enfasi sulla qualità del corpo docente, ad oggi formato da più di 1.300 professori, più di 200 provenienti da 60 diverse nazionalità e oltre il 90% con pregresse esperienze di studio all’estero. Tra loro si annoverano eminenti personalità insignite dal governo di importanti riconoscimenti quali: “Friendship Medal”, “National excellent Teacher”, “Thousand talent Program”, “Million Talents Program”, “Four-batch Talent Project”, “Yangtze River Distinguished Professors” e “Young Yangtze River Scholars”. Inoltre, il National Research Centre for Foreign Language Education è stato riconosciuto come “Model University in Huang Danian-style”.

 

La Beiwai ha stipulato convenzioni internazionali di scambio e cooperazione accademica con 324 istituzioni in 81 diversi paesi e regioni, tra le quali prestigiose università come: la Brown University (US), l’Edinburg University (GB), Heidelberg University (DE), la Moscow State University (RU), la Toronto University (CA), la Waseda University (JP), la Nanyang University of Technology (SG). Ha siglato accordi per la creazione di 23 istituti e classi Confucio, il numero più alto del Paese, in 18 stati diversi tra Asia, Europa e America, 7 dei quali sono stati giudicati esemplari a livello mondiale. Questi si trovano, in ordine cronologico di istituzione, alla Erlangen–Nuremberg University (DE), a Brussels (BE), alla University of Vienna (AT), all’Università La Sapienza di Roma (IT), a Cracovia (PL), a Liegi (BE), a Düesseldorf (DE), all’ Eötvös Loránd University (HU), a Sofia (BG), alla Palacky University (CZ), a Monaco (DE), all’University of Malaya (MY), all’ Hankuk University of Foreign Studies (KR), a Barcellona (ES), alla Moscow State Linguistic University (RU), alla Zayed University (AE), all’University of Tirana (AL), all’ University of Göttingen (DE), alla Oxford Brooks University (GB), alla University of Colombo (LK), al ESCP Business School (FR), alla Maryknoll School (US) e alla Open University (GB).

La biblioteca raccoglie circa 1.53 milioni di volumi cartacei tra cinesi e stranieri, 2.16 milioni di e-book, 1.123 riviste e 102 banche dati, creando una notevole collezione di risorse su lingua, letteratura e cultura. Negli ultimi anni, grazie al consolidamento nei campi disciplinari di politica, diritto, affari esteri, economia, giornalismo e management continua ad accrescere progressivamente la raccolta. Per creare un sistema informatizzato “aperto, interconnesso, intelligente, innovativo e integrato” la scuola si impegna ad implementare continuamente l’uso della tecnologia nell’educazione. Ha sviluppato una piattaforma digitale con un sito multilingue, una Beiwai digitale, un centro di raccolta dati, la didattica online e le risorse didattiche, ha costruito aule e un ambiente didattico virtuali, che hanno portato ad ottenere risultati significativi.

Dall’attenzione dedicata a soddisfare le necessità di sviluppo del Paese, basa la sua filosofia sui concetti di “internazionalità, specializzazione, eccellenza e multidisciplinarietà”, che ingloba nel motto “accumula conoscenze di diversa natura e studia con dedizione”.

La Beiwai è diventata un centro fondamentale per le relazioni internazionali, attraverso la formazione di talenti negli ambiti della diplomazia, della traduzione e dell’interpretariato, della didattica, del commercio, del giornalismo, del diritto e della finanza. Un gran numero di laureati è attivo sia a livello nazionale che internazionale, i loro contributi sono significativi in diversi campi professionali e si sono distinti nelle loro carriere, diventando figure eminenti e stimati membri della società. Secondo i numeri incompleti delle statistiche, tra gli Alumni della Beiwai, più di 400 sono diventati ambasciatori all’estero e più di 2000 consiglieri, facendo guadagnare alla scuola la fama di “culla dei diplomatici della Repubblica”.

Attualmente, l’università aderisce al pensiero e alle disposizioni del Partito e ne riconosce la leadership, attuando e implementando le misure per potenziare la scuola attraverso la coltivazione di talenti, incoraggiando la ricerca, puntando ad una competenza sempre più mondiale, lavorando nel creare specialisti in ottica interdisciplinare, con orizzonti mondiali, nel rispetto del nostro paese, per accelerare la costruzione di un’università di lingue straniere di dimensione internazionale, peculiare e di alto livello, con un approccio multidisciplinare integrato nell’ambizione di continuare a dare un nuovo contributo per promuovere sia un miglior accesso al mondo da parte della Cina, sia una migliore comprensione del mondo verso questa.

 

(Ultimo aggiornamento: giugno 2022)