Risposte alle domande 8-14

 

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8. Quale è il tuo giudizio sull’azione dell’apparato amministrativo di UNICA, e quali dovrebbero essere le modifiche dell’organizzazione?

Piras
Il nostro Ateneo è un’organizzazione complessa sottoposta, come tutte le amministrazioni, allo stress del continuo cambiamento delle regole, dei crescenti adempimenti burocratici imposti dalla normativa nazionale e dalle rigidità indotte dal processo di revisione della spesa in atto, anche in merito al turn over.
Del Zompo
Il personale amministrativo è motore del processo di rinnovamento dell’Ateneo e come tale si è impegnato nell’apportare tutte le modifiche richieste dalle normative vigenti anche se, come per tutte le componenti dell’Ateneo, dovrà migliorare le proprie competenze e progredire professionalmente.
Massacci
L’apparato amministrativo di UNICA è da taluni ritenuto numericamente eccessivo, in rapporto alla numerosità del personale docente. Non bisogna però indulgere a giudizi di carattere generale se non addirittura sommari.
Raffo
L’Università di Cagliari ha al suo interno, in ogni settore ed in ogni categoria di personale, uomini e donne di grande valore ed esperienza.
Cao
Come richiamato nell’analisi SWOT dell’Ateneo effettuata per la preparazione della candidatura, ora disponibile anche nel sito http://candidati.unica.it/giacomocao/, tra i punti di debolezza individuati sono state richiamate le procedure amministrative lente e spesso complesse come pure la non sempre chiara sensibilità all’efficienza dei processi interni.

9. Pensi che la governance di Ateneo, a livello centrale e periferico, debba essere riformata? Se si, in che direzione?

Cao
La Governance dell’Ateneo ha necessità di essere modificata. Lo statuto a suo tempo approvato non sembra essere in grado di garantire l’efficacia e l’efficienza imprescindibili per una adeguata e accorta gestione dell’Ateneo.
Raffo
Si veda qui. L’università delineata dalla Legge 240/2010 si basa sui Dipartimenti, che sono il centro delle attività scientifiche e didattiche. Il nostro Statuto lascia un ruolo significativo alle Facoltà, generando in alcuni contesti inutili duplicazioni;
Massacci
La governance definita dallo statuto dovrebbe essere modificata nel segno della flessibilità e della sussidiarietà: ritengo ci sia ampio consenso per un sistema basato su strutture di raccordo solo dove esse siano ritenute necessarie (dal basso, cioè dai dipartimenti);
Piras
Come ho avuto modo di anticipare negli incontri presso i dipartimenti, l’attuale assetto della governance ha evidenziato molte criticità che hanno contribuito significativamente alle disfunzioni organizzative che oggi rendono complessa la nostra attività.
Del Zompo
La rivisitazione armonica e semplificativa dello statuto e dei regolamenti sarà tra le prime azioni da affrontare. Il ruolo del Rettore dovrà essere quello di coordinare un sistema di governo delle tre realtà universitarie: studentesca, tecnico-amministrativa, docente.

10. Un pezzo di città occupato da UniCa si svuota. Cosa pensi debba essere realizzato nelle strutture in fase di dismissione?

Massacci
Cagliari ha due campus universitari, entrambi fondamentali; il campus urbano storico, con i poli umanistico, economico-politico-giuridico e di ingegneria-architettura, assume oggi nuove valenze perché ormai si sa che lo scambio con la città, la fertilizzazione che reciprocamente Università e città possono garantirsi, è un moltiplicatore eccezionale di energie intellettuali.
Del Zompo
Dovremo valutare l’effettiva recettività delle infrastrutture in via di completamento; approfondire le necessità di spazi da dedicare alle attività di didattica, di ricerca e amministrative dell’Ateneo, con particolare attenzione alle esigenze dei dipartimenti localizzati in città;
Raffo
L’Università libera spazi per occuparne di nuovi. In alcuni casi gli spazi che si vanno a occupare non sembrano adatti allo scopo: dovremo prioritariamente verificare che questo non accada.
Piras
L’Università è parte integrante della città e della sua storia e la vocazione identitaria dei luoghi deve essere salvaguardata.
Cao
Al momento si è “svuotata” solo la ex clinica Macciotta per la quale sono già state previste ipotesi di riutilizzo che potranno essere eventualmente rivisitate qualora emergesse che le scelte a suo tempo maturate non siano state concepite seguendo un adeguato percorso di condivisione.

11. L’Ateneo avrà una politica pluriennale della ricerca? Quali criteri e parametri adotterai nella attribuzione dei fondi di finanziamento alla ricerca gestiti dall’Ateneo? 

Massacci
Sebbene la SUA-RD abbia determinato adempimenti aggiuntivi, condivido l’impostazione che la ispira (anch’essa riconducibile alla gestione per processi, e tale da prevedere l’autovalutazione, il riesame, il miglioramento continuo) e ritengo che sia uno strumento utile a stimolare il personale docente a far evolvere le proprie modalità di ricerca
Del Zompo
Intendo definire in modo condiviso e partecipato un piano pluriennale della ricerca e potenziare i “Servizi Comuni per la Ricerca” tecnologici e scientifici rivolti anche al campo umanistico e delle scienze sociali. Essi dovranno interagire, cooperare e creare una sinergia razionale con le realtà della nostra Università e del territorio.
Cao
L’Ateneo potrà dotarsi di una vera politica pluriennale della ricerca solo se sarà capace di destinare adeguate risorse a questa voce di spesa, fino ad oggi relegata a livelli decisamente marginali.
Raffo
L’Università di Cagliari, per un concreto rilancio, ha bisogno di riprogettarsi cercando di trovare attrattività (si veda qui).
Piras
Certamente. L’Ateneo deve avere politiche pluriennali su tutte le missioni nelle quali è impegnato.

12. Cosa pensi debba essere fatto per migliorare la valutazione dei dottorati di ricerca con riferimento agli indicatori ANVUR? Credi sia giusto, e opportuno, avere dottorati di ricerca in tutte le aree? 

Massacci
Il dottorato di ricerca è il terzo livello della formazione universitaria, non una sua marginale appendice: deve quindi avere un’organizzazione strutturata analoga a quella dei due livelli precedenti.
Del Zompo
Una Università Generalista come la nostra deve portare avanti il meglio della nostra offerta formativa in tutte le aree e discipline. Se esiste un corpo docente in grado di passare l’accreditamento nazionale del dottorato, qualunque sia l’area di riferimento, il Rettore ha l’obbligo di sostenere la richiesta.
Cao
La valutazione dei dottorati di ricerca attualmente in essere non è stata negativa. Il XXX ciclo ha visto accreditati dal MIUR quindici dottorati sui sedici presentati dall’Ateneo.
Piras
Tutte le aree devono avere la possibilità di prevedere percorsi di formazione dottorale.
Raffo
Un’offerta ricca e attrattiva di studenti anche dall’estero è essenziale per l’esistenza della nostra Università come research university e per avere indicatori forti.

13. Come intendi ridurre gli abbandoni dei corsi di laurea di primo livello? Come intendi incrementare immatricolati e studenti in corso, specialmente nei corsi Magistrali?

Del Zompo
Punto portante della nostra Università deve essere la qualità dei servizi che si offrono agli studenti, dal diritto allo studio all’orientamento pre e post lauream. Ritengo fondamentale affrontare da subito, con il coinvolgimento attivo delle componenti dell’Ateneo, un’azione programmata di orientamento.
Piras
Si impone una strategia articolata che muova da un orientamento ben costruito e una diversa relazione con le scuole.
Massacci
Principali interventi da intraprendere:
 teledidattica in forma mista, sorretta da tutorato e iniziative in presenza;
 diffusione dell’uso della piattaforma didattica (Moodle) e sfruttamento più esteso del ventaglio di possibilità che essa offre, attraverso iniziative di formazione dei docenti;
Raffo
Gli studenti dovranno essere monitorati e seguiti con attenzione per identificare sul nascere i fattori che determinano l’abbandono o che li fanno diventare fuori corso.
Cao
Gli abbandoni dei corsi di laurea di primo livello possono essere ridotti attraverso una puntuale e capillare azione di orientamento che consenta agli studenti delle ultime classi degli istituti di istruzione media superiore di scegliere il percorso formativo più confacente con le proprie capacità e il proprio livello di preparazione.

14. Quali credi debbano essere le modifiche dell’offerta formativa conseguenti all’adozione del costo standard di formazione?

Massacci
Il concetto di costo standard (CS) è travisato: si tratta infatti di una convenzione di calcolo attraverso la quale il FFO viene ripartito tra gli Atenei. Il CS di UNICA è relativamente alto: ciò è favorevole poiché determina un FFO maggiore.
Piras
Non credo la scelta possa essere il taglio indiscriminato dell’offerta sulla base della mera numerosità degli iscritti.
Cao
Come detto prima, l’offerta formativa dovrà essere soggetta a rivisitazione, soprattutto con riferimento alle lauree magistrali, attraverso un percorso ampiamente condiviso che parta dalla identificazione delle reali possibilità del corpo docente in essere di sostenere la stessa offerta formativa
Del Zompo
L’offerta formativa va riorganizzata e non necessariamente ridotta e limitata: occorre insistere nel razionalizzare la didattica con le risorse (umane, scientifiche, tecnologiche, strutturali) di cui si può disporre, senza rinunciare agli obiettivi condivisi di Ateneo.
Raffo
L’adozione del costo standard ci chiede di aumentare l’efficienza e l’attrattività dell’Università di Cagliari.

 

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