Risposte alle domande 15-21

 

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15. Attualmente una quota fondamentale delle entrate di ateneo è garantita dalla Regione Sardegna: come intendi debbano essere in futuro i rapporti UNICA-RAS su questo aspetto?

Piras
Intensi, propositivi e continui, naturalmente nel rispetto dell’indipendenza delle due istituzioni.
Massacci
Se, dopo un lungo periodo di cronico sottofinanziamento, le politiche nazionali continueranno a essere basate sul disinvestimento nel settore dell’alta formazione, quando invece sarebbe necessario il contrario, il sostegno finanziario della RAS continuerà ad essere necessario e determinante per continuare ad avere in Sardegna un’università che proponga un’offerta sufficientemente articolata e di qualità.
Del Zompo
I rapporti con la Regione dovranno essere privilegiati e improntati al rispetto dei reciproci ruoli istituzionali. La scelta di indicatori e di sistemi di valutazione condivisi, funzionali ad una presentazione non autoreferenziale, sarà alla base dell’impegno, sempre trasparente, da parte dell’Ateneo.
Cao
L’auspicio è che la Regione confermi le proprie scelte politiche che al momento la vedono favorevole a supportare l’Ateneo.
Raffo
Ritengo che il rapporto tra Università e Regione debba diventare sempre più sinergico.

 

16. Che cosa pensi della federazione UniCa-UniSS?

Massacci
UNICA e UNISS sono atenei storici, la cui individualità deve essere salvaguardata. Il protocollo d’intesa stipulato nel 2012 tra UNICA e UNISS per un accordo di federazione rappresenta la cornice entro la quale i due Atenei assumono iniziative congiunte nelle aree della didattica, della ricerca scientifica e dei rapporti con il territorio, delle relazioni e delle attività internazionali, dei servizi, delle opere pubbliche e della gestione finanziaria.
Raffo
L’Università di Cagliari e l’Università di Sassari devono continuare a lavorare in autonomia ed in crescente sinergia su obiettivi condivisi, partendo dall'assunto che criticità, esigenze e opportunità di crescita sono in parte le stesse.
Piras
Se intesa in senso stretto, funzionale ad una gestione attraverso un unico CDA non mi vede favorevole.
Cao
Si ritiene prioritaria la separazione tra i due Atenei in modo che conservino la propria identità ampiamente consolidata.
Del Zompo
Ritengo indispensabile dare inizio ad un processo teso a ricercare tutte le sinergie possibili con l’altro ateneo della nostra regione per razionalizzare il più possibile le risorse.

17. Quale è la tua posizione nei confronti delle sedi decentrate?

Del Zompo
Come sapete e come ripeto anche negli incontri in ateneo se dipendesse da me non chiuderei mai neanche un asilo con 2 bambini. Le esigenze di bilancio ci dicono purtroppo altro e noi dobbiamo ovviamente fare attenzione, soprattutto dopo l’emanazione del costo studente standard.
Cao
Non si ritiene si debbano assumere posizioni di contrarietà aprioristica alle sedi decentrate.
Raffo
L’istituzione di corsi di laurea in sedi distaccate nasce dalla convergenza di esigenze didattiche e sociali.
Piras
I Paesi che hanno un alto numero di sedi universitarie sono anche quelli con la quota più alta di popolazione in possesso di titoli di studio terziari.
Massacci
In generale la mia posizione non è favorevole, a prescindere dalla circostanza che le regole attuali rendono davvero difficile la sostenibilità dei corsi in sede decentrata. Ritengo infatti che il valore positivo, anche in termini sociali, della presenza diffusa dell’università nel territorio sia più che controbilanciato da vari aspetti negativi:

18. Ritieni che il modello dell’Azienda Ospedaliera Universitaria sia adeguato e coerente con le esigenze dell’Ateneo e del territorio? Cosa pensi dell’accorpamento tra l’AOU e altre aziende ospedaliere?

Cao
Con riferimento al modello dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, si ritiene opportuno rivisitare la Convenzione Regione-Università che definisce i rapporti tra Università e azienda e altri aspetti come ruolo, orario e retribuzione dei docenti e del personale coinvolto.
Raffo
L’Università di Cagliari ha un ruolo importante nel servizio sanitario nazionale attraverso l’Azienda Ospedaliero Universitaria (si veda qui).
Massacci
La reputazione dell’intero Ateneo è influenzata (non esclusivamente, ma in misura notevole) dal prestigio della Facoltà di Medicina, che ne rappresenta il più importante elemento trainante. La ricerca e il trasferimento delle conoscenze in quell’ambito non possono prescindere dall’assistenza, che deve concentrarsi sulle attività di livello piuttosto che sulla routine delle attività ambulatoriali, e dalle sinergie con il sistema sanitario, evidenti, per esempio, con riferimento alle scuole di specializzazione.
Piras
Ritengo che la compenetrazione tra didattica, ricerca e assistenza espressa dal modello AOU sia coerente con le esigenze dell’Ateneo e del territorio.
Del Zompo
Il modello è quello previsto dalle norme attuali e vede l’esistenza di una struttura assistenziale che si coordina con i Dipartimenti e la Facoltà per tutte le esigenze legate alla ricerca e alla didattica.

19. Ritieni che il modello di gestione del diritto allo studio, basato sull’interazione ERSU-UniCa sia adeguato e coerente con le esigenze degli studenti?

Massacci
La questione del diritto allo studio deve tornare a essere un pilastro dell'investimento sociale in formazione, sia perché l'Italia - e in particolare la Sardegna - non possono più permettersi di bruciare il proprio capitale umano, sia perché restituire all'Università il suo ruolo di ascensore sociale (anche nella percezione della gente) è l'antidoto fondamentale alla disaffezione e all'abbandono.
Raffo
Uno dei compiti essenziali dell’Università è garantire mobilità sociale: si può assolvere a questo compito solo assicurando la possibilità di accedere a didattica di qualità a tutti ed in particolare ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi.
Piras
Naturalmente non abbiamo titolo a proporre modifiche dell’ERSU trattandosi di un Ente regionale, ma ritengo che il modello potrebbe e dovrebbe essere ripensato.
Del Zompo
Questo modello esiste in moltissime regioni italiane e quello che posso dire è che dobbiamo potenziare l’interazione tra queste due istituzioni.
Cao
L’ERSU svolge il ruolo istituzionale di realizzare, in armonia con gli indirizzi della programmazione regionale e in collaborazione con l’Ateneo, interventi per la promozione e l’accesso ai corsi universitari e post universitari permettendo il raggiungimento dei più alti gradi d’istruzione e di preparazione professionale agli studenti più capaci e meritevoli, con incentivi economici e interventi di carattere sociale.

20. Come pensi che il paradigma della tripla elica (ovvero il modello che descrive le modalità di interazione fra i tre attori fondamentali dei processi innovativi: le Università ed i Centri di Ricerca, il Governo e le Aziende) possa essere attuato e reso operativo in Sardegna?

Massacci
Il paradigma della tripla elica non è un totem da idolatrare acriticamente. L’università ha il ruolo istituzionale di favorire e accrescere l’equità sociale e di valorizzare la diversità culturale e pertanto deve continuare a perseguire anche la cultura non finalizzata e la ricerca di base.
Del Zompo
Questa domanda implica una dovuta e non discutibile accettazione di tutti i paradigmi insiti nel modello. Per quanto mi riguarda vorrei fare una Conferenza di Ateneo sull’argomento andando a discutere le luci e le ombre che sono insite in questo modello.
Piras
L'attuazione di un modello di sviluppo fondato sulla società della conoscenza richiede una costante interazione istituzionale tra l'università, il governo locale e le imprese.
Cao
Il significato profondo del paradigma della tripla elica è che sia possibile, per ciascun attore coinvolto, assumere ruoli multipli, senza che la funzione primaria sia danneggiata ed anzi con un effetto sinergico in cui l’assunzione di nuove responsabilità porta beneficio nello svolgimento delle funzioni originali.
Raffo
Ritengo prioritaria per l’Università di Cagliari la partecipazione attiva allo sviluppo sociale ed economico del territorio, sostenendo i processi di innovazione che emergono dal confronto con esso ma anche stimolandone di nuovi.

21. conclusione: quali saranno i 3 atti più importanti nel primo anno di mandato?

Massacci
A – Costituzione di un sistema di raccolta e gestione dei dati rilevanti dell’Ateneo, a supporto dei processi decisionali. Il sistema deve comprendere modalità di validazione dei dati e deve prevedere l’accesso e la possibilità di interrogazione da parte degli utenti.
Cao
La speranza è che si potranno porre in essere ben più di tre atti di chiara rilevanza per la vita dell’Ateneo. Ad ogni modo appaiono prioritari e attuabili nel primo anno di mandato:
Piras
L’adozione di criteri e regole certe e trasparenti per la tenure track dei ricercatori a T.D.
Raffo
I tre atti più importanti del primo anno riguarderanno: il personale, gli studenti e la didattica, la ricerca e il territorio. Presupposto indispensabile sarà la creazione di un contesto per la condivisione, con incontri fisici e virtuali, che permetterà a tutte le persone coinvolte nel processo di contribuire alla definizione delle nostre politiche.
Del Zompo
• Rivisitazione dello statuto e dei regolamenti (team a progetto dedicati) per armonizzare e semplificare, in modo trasparente e condiviso, potenziamento della Consulta dei Direttori di Dipartimento, riorganizzazione della struttura amministrativa

 

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