Risposte alle domande 1-7

 

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1. (…) avremo la distinzione tra researching university e teaching university. Ad alcune si potrà dire: tu fai solo il corso di laurea triennale. (S. Benedetto, Anvur, 2012). Quale è la tua visione del futuro di UniCA? A noi si potrà dire: tale disciplina farà solo corsi di laurea triennale? E quali politiche intendi attuare in proposito?

Del Zompo
Una Università con solo Lauree triennali e senza la possibilità di fare ricerca è destinata a morire in breve tempo e soprattutto condanna la società nella quale insiste ad una desertificazione culturale gravissima.
Cao
Anche con riferimento all’analisi SWOT dell’Ateneo effettuata per la preparazione della candidatura, considero una opportunità restare una “research and teaching university”, mentre ritengo un grave rischio la deriva verso una “teaching university”.
Raffo
L’Università di Cagliari rischia di avvitarsi in un circolo vizioso che, partendo da una sempre minore attrattività, porta a una diminuzione di finanziamenti, a una conseguente minore qualità, che torna ad incidere sull’attrattività.
Massacci
L’Italia si allontana progressivamente dall’obiettivo di offrire ai giovani opportunità di alta formazione equivalenti a prescindere dalle condizioni di partenza (reddito, cultura familiare, qualità della formazione scolastica).
Piras
La distinzione tra researching university e teaching university è, a mio avviso, incompatibile con la stessa idea di università: ricerca e didattica costituiscono due risvolti di una stessa medaglia. Trasformare l’Ateneo in una teaching university equivarrebbe a dequalificare l’intera Regione.

 

2. Quali politiche intendi adottare per motivare il personale, docente e non docente, anche e soprattutto coloro che, per vari motivi, non hanno aspettative di carriera?

Cao
Con il personale, docente e non docente, indipendentemente dalle aspettative di carriera, sarà prima di tutto necessario ricreare quel senso di appartenenza e di orgoglio di far parte di una istituzione

Del Zompo
Il miglioramento della qualità della didattica e della ricerca passa attraverso il lavoro e l’impegno di tutti. Condivisione dei problemi e delle soluzioni: chiarire il compito di ciascuno
Raffo
Soltanto attraverso lo sforzo comune per produrre nuove risorse ci sarà la possibilità di soddisfare tutte le legittime richieste di crescita. Un primo obiettivo è quello dell’empowerment,
Massacci
Ogni individuo ha inclinazioni e qualità diverse ma comunque preziose se valorizzate. Occorre allora adottare modalità di relazione con le persone (di tutte le categorie)
Piras
Fondamentale l’avvio di azioni, conseguenti ad una fase di ascolto, che coinvolgano tutti, alimentando il senso di appartenenza e il valore dell’essere parte del sistema. Analisi del benessere organizzativo attraverso rilevazioni di clima utili anche a capire bisogni e azioni da intraprendere.

 

3. Secondo te quale dovrebbe essere il rapporto tra il numero di ricercatori a tempo determinato reclutati e il loro possibile accesso alla docenza di ruolo?

Del Zompo
Non farei necessariamente un rapporto ma cercherei di facilitare l’ingresso di tutti gli abilitati, siano essi RTD o RTI o PA.
Piras
Considerate le regole esistenti, i criteri di assegnazione dei punti organico e l’ulteriore fattore della valutazione delle attività di volta in volta svolte dai ricercatori potenzialmente da immettere in ruolo, è molto difficile quantificare un rapporto possibile o ideale.
Cao
Non credo sia possibile definire a priori un rapporto fisso, anche in relazione al fatto che non necessariamente tutti i ricercatori a tempo determinato potranno avere accesso alla docenza di ruolo.
Raffo
Come è noto la figura del ricercatore a tempo determinato può rispondere a esigenze emerse sia da un progetto di ricerca finanziato sia da carenze nell’organico evidenziate dalle periodiche programmazioni.
Massacci
Sono fortemente convinto che, dopo che il piano associati ha meritoriamente consentito la promozione di buona parte dei ricercatori più meritevoli, la questione del reclutamento delle giovani intelligenze sia oggi il punto centrale

 

4. Quali politiche attuerai per attirare giovani ricercatori competenti anche dall’estero?

Piras
La domanda non mi è chiarissima: se si riferisce al rientro di giovani cervelli, le procedure sono codificate e, oltre a quelle dedicate, potrebbero essere utilizzati, in caso di ASN, i punti organico per esterni ( spendibili, se l’ateneo lo considerasse strategico, anche per gli stranieri con abilitazione nazionale).
Cao
L’attrazione di giovani ricercatori competenti anche dall’estero potrà avvenire innanzitutto attraverso un adeguato percorso di comunicazione che,
Del Zompo
L'obbligo di legge di spendere più del 20% dei Pu Organico per "Esterni" ci permette di fare delle scelte valide. Intanto, proporre a giovani ricercatori sardi,
Massacci
Ritengo che per offrire ai giovani e competenti ricercatori che operano all’estero prospettive di ricerca interessanti e posizioni di carriera proporzionate alle capacità, nella fase attuale, siano indispensabili iniziative politiche nazionali e regionali di sostegno.
Raffo
Dovremo sempre più riferirci a standard internazionali di eccellenza per definire le nostre politiche.


 

5. Pensi che l’attuale sistema di valutazione dell’attività dei docenti debba essere modificato? Ritieni che un sistema premiale simile, basato su indicatori misurabili, oltre che sulla rilevazione dell’opinione degli utenti, debba essere usato anche per il personale TA?

Raffo
Ritengo che un docente debba dimostrare la propria qualità nella attività didattica, nella ricerca, nel finanziamento e nel trasferimento al territorio.
Massacci
Considerandola nel suo complesso, la domanda non sembra riferirsi ai criteri di valutazione nazionali quanto piuttosto alle modalità di valutazione adottate dal nostro Ateneo,
Cao
Il sistema di valutazione dell’attività dei docenti rappresenta un punto di partenza che può essere migliorato attraverso la definizione di percorsi ampiamente condivisi che,
come detto prima,
Del Zompo
I maggiori esponenti dell'ANVUR in più occasioni hanno chiaramente detto quale è lo scopo del loro lavoro: separare le Researching University dalle Teaching University e far chiudere diverse università nel territorio italiano.
Piras
Se ci riferiamo alla rilevazione effettuata al termine dei corsi alcuni quesiti sono imposti a livello nazionale e per noi obbligati. Il sistema può essere migliorato, ma con grande attenzione a non cadere nella mera burocratizzazione del processo.

 

6. Le pubbliche amministrazioni (…) provvedono alla predisposizione dei piani di sostituzione degli archivi cartacei con archivi informatici (Codice dell’amministrazione digitale, 2005). Quali politiche intendi promuovere in proposito?

Piras
L’Ateneo ha avviato il processo di archiviazione digitale, ma molto è ancora da fare sia a livello centrale che decentrato.
Massacci
La sostituzione degli archivi cartacei con archivi informatici è già in atto in altre branche della PA (per esempio nel settore della Giustizia), talora determinando difficoltà notevoli nella fase di passaggio, non limitata a un breve periodo.
Cao
Nonostante il codice dell’amministrazione digitale risalga a poco meno di dieci anni fa, la strada da percorrere è ancora lunga.
Del Zompo
Dobbiamo assolutamente dotarci di un archivio informatico dove inserire tutti i dati della nostra Università relativi alla didattica, alla ricerca, alla gestione:
Raffo
Alla base dei processi di amministrazione di una struttura come l’Università c’è la disponibilità di dati affidabili e completi raccolti in un unico database o in più database interconnessi tra loro.

 

7. Quali sono i tre provvedimenti più urgenti che adotterai per ridurre il peso della burocrazia universitaria? Attraverso quali modalità e tempi pensi di implementarli?

Piras
Mappatura dei processi e delle competenze dei singoli; individuazione di chi fa cosa; calendarizzazione delle procedure routinarie ed eliminazione delle duplicazioni dei passaggi.
Del Zompo
- Creare un team a progetto con il compito di semplificare e armonizzare i regolamenti, con adozione delle norme nazionali ed europee, riducendo all’essenziale il controllo e incentivando la comunicazione informatica, disincentivando l’uso del cartaceo
Massacci
Ritengo che debba essere avviata subito un’iniziativa da denominare Dai problemi alle soluzioni: essa sarebbe fondata su riunioni sistematiche dei rappresentanti di tutti i dipartimenti (i direttori o i segretari amministrativi, o entrambe le figure insieme, a seconda dei temi) alla presenza dei dirigenti competenti per tema.
Cao
E’ ormai un coro unanime a chiedere un intervento di radicale semplificazione degli adempimenti inutili che soffocano l’Università. La profonda frustrazione del mondo universitario per il progressivo appesantimento degli adempimenti burocratici in un contesto di risorse decrescenti è sotto gli occhi di tutti.
Raffo
Si parte da quanto scritto qui. Il primo provvedimento è quindi quello di studiare con tutte le parti coinvolte il modo per aumentare qualità e affidabilità dei dati. In prospettiva, l’obiettivo è quello di evitare di dover fornire lo stesso dato più volte (once only).

 



 

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