La Sardegna è un hot-spot di biodiversità, caratterizzata da infrastrutture verdi e blu costiere, agro-silvo-pastorali, urbane e delle zone umide, che concorrono a erogare servizi ecosistemici cruciali per il benessere delle persone e delle comunità, come l’assorbimento della CO2 atmosferica, la prevenzione del rischio idrogeologico, la mitigazione del cambiamento climatico.
Le principali linee di ricerca e applicazione del WP5 sulle infrastrutture verdi, nell’ambito dello Spoke 9, si articolano su ricerca, formazione e trasferimento della conoscenza, per favorire la crescita sostenibile delle piccole-medie imprese green, per la valorizzazione dei risultati della ricerca sia nell’ambito accademico sia verso gli stakeholders esterni, con particolare attenzione al community engagement ed empowerment, con il fine di agevolare il progresso tecnologico ed il trasferimento alle imprese con conseguente impatto socio-economico sul territorio.
In particolare gli obiettivi e linee di azione del WP5 riguardano:
- 1) la mappatura delle infrastrutture verdi e della loro percezione da parte delle comunità locali in alcune aree target sarde sia urbane che agrosilvopastorali e la descrizione delle loro dinamiche evolutive tramite un approccio cartografico diacronico;
- 2) lo studio delle componenti biotiche e abiotiche di alcune infrastrutture verdi Sarde sia urbane che agrosilvopastorali per definire i loro principali drivers ambientali e gestionali al fine di mappare i servizi ecosistemici che esse erogano, soprattutto rispetto alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico;
- 3) lo sviluppo di sistemi di monitoraggio innovativi basati anche sulla citizen science e su approcci partecipativi per la conservazione, ripristino e implementazione di alcune infrastrutture verdi sarde sia urbane che agrosilvopastorali;
- 4) lo sviluppo di sistemi digitali innovativi per il monitoraggio e l’ottimizzazione della connettività delle infrastrutture verdi urbane e agrosilvopastorali.
Principali risultati raggiunti
Tra il 2022 e il 2024, oltre a prodotti propri della ricerca scientifica, tra cui 5 pubblicazioni e numerose partecipazioni a convegni nazionali e internazionali, sono stati realizzati circa 40 eventi e iniziative di trasferimento alle imprese, supporto alla governance, condivisione delle conoscenze, comunicazione, community engagement. Di questi il 41% ha riguardato ambiti propri del Public Engagement (iniziative di coinvolgimento dei cittadini, attività classiche di comunicazione, diffusione e divulgazione, attività e/o eventi finalizzati ad attività di democrazia partecipativa, attività di coinvolgimento e interazione con il sistema scolastico); il 15% circa delle iniziative ha riguardato rispettivamente sia l’ambito delle attività di formazione e apprendimento (attività di erogazione/fruizione di corsi di formazione continua o dedicate all’acquisizione/consolidamento di soft skills, produzione di lezioni o MOOC), sia quello dei sistemi di apprendimento e/o trasferimento multi-obiettivo e multi-stakeholder (stipula di accordi, lettere di intenti, convenzioni che stabiliscono collaborazioni tra gli attori del partenariato); il 10% delle attività ricade nelle iniziative di comunicazione istituzionale (prevalentemente attività di comunicazione e/o divulgazione scientifica attraverso articoli sulla stampa, su riviste tematiche, pubblicazioni online, ma anche programmi radiofonici e televisivi, etc. per la diffusione delle attività del progetto), mentrel’8% ha riguardato attività di networking (attività di partecipazione istituzionale di uno o più soggetti e.INS a reti o consorzi di ricerca/innovazione per la valorizzazione dei risultati, attività di networking con istituzioni e/o altri soggetti esterni al partenariato e.INS).
Infine singole attività hanno riguardato produzioni culturali e artistiche (supporto alla realizzazione di uno spazio museale geologico presso il Parco Nazionale dell’Asinara); iniziative legate alla sostenibilità ambientale (Participatory Green Infrastructure); supporto alle policies (supporto alla redazione del progetto preliminare per la gestione sostenibile dell’infrastruttura verde urbana Duna di Maria Pia nel Comune di Alghero); attività ad elevato impatto sociale (progetto “Agricoltura Sociale” negli Istituti Penitenziari Casa di Reclusione di Alghero e Casa di Reclusione di Tempio Pausania, in collaborazione con il Polo Universitario Penitenziario Uniss).





Ulteriori approfondimenti:
- Articolo: “Effetti cambiamenti climatici: se ne parla ad Alghero”, Alguer.it 27 novembre 2024 – https://www.alguer.it/notizie/n.php?id=183094 – Emmanuele Farris
- Articolo: “Scoperte a Porto Conte due nuove specie erbacee molto rare”, ANSA 23ottobre 2024 – https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2024/10/23/scoperte-a-porto-conte-due-nuove-specie-erbacee-molto-rare_e9ba56a0-ef2c-4093-9922-edf5225f54c4.html – Alfredo Maccioni ed Emmanuele Farris
- Articolo: “Un insetticida naturale dall’erba gatta delle coste sarde”, ANSA 10 luglio2023 – https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2023/07/10/un-insetticida-naturale-dallerba-gatta-delle-coste-sarde_370e0eea-df16-4b2a-a728-d137f6d99f1f.html – Alfredo Maccioni, Silvia Macis ed Emmanuele Farris
- Articolo cartaceo: “Rinnovabili indispensabili per salvare il nostro ecosistema”, La Nuova Sardegna 23 settembre 2024 pag. 6 – Emmanuele Farris
- Articolo cartaceo e online: “Bono, il futuro passa per lo sviluppo di ecosistemi e ambiente”, La Nuova Sardegna 13 marzo 2024, https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2024/03/13/news/bono-ii-futuro-passa-per-lo-sviluppo-di-ecosistemi-e-ambiente-1.100489787 – Alfredo Maccioni ed Emmanuele Farris

