Giu 302016
 

migliori laureati 2016

Questa mattina a palazzo Belgrano, è iniziata la giornata UniCaComunica, in cui si è tenuta la cerimonia di premiazione dei 12 migliori laureati delle facoltà di Cagliari e la proclamazione di 34 dottori di ricerca.

Ecco i nomi dei “Magnifici 12”: Emanuela Casula, Facoltà di Biologia e Farmacia, Corso di Biotecnologie Industriali, tesi “Caratterizzazione molecolare di colture lattiche e tracciabilità durante le fasi di produzione del formaggio”; Jessica Titocci, Facoltà di Biologia e Farmacia, Corso di Bio-Ecologia Marina, tesi “Analisi della comunità Macrozoobentonica della laguna di Santa Gilla: applicazione ed efficacia degli indici biotici per la valutazione dello stato di qualità ecologica”; Flavia Serri, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Corso di Ingegneria Elettrica ed Elettronica, tesi “Modellazione e controllo PD di un quadrirotore in presenza di disturbi”; Martina Diaz, Facoltà di Ingegneria e Architettura, Corso di Architettura, tesi “I progetti ottocenteschi per la Fontana Grixoni di Ozieri”; Edoardo Lobina, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Scienze delle Attività Motorie e Sportive, tesi “Valutazione della massima forza propulsiva nella nuotata a farfalla”; Francesca Aste, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Medicina e Chirurgia, tesi “Telemonitoraggio in pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico”; Antonio Cappai, Facoltà di Scienze, Corso di Fisica, tesi “Prima osservazione e misura della frazione di diramazione del decadimento B+ in p p p S(2520)”; Mirko Marras, Facoltà di Scienze, Corso di Informatica, tesi “MUESLE: Developing Effective Dashboards to Enhance Students’ Learning Experience”; Chiara Ledda, Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, Corso di Scienze Politiche, tesi “Aung San Suu Kyi, la dittatura militare e la comunità internazionale”; Gian Mario Aresu, Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, Corso di Giurisprudenza, tesi “Risarcimento e pena convenzionale nella Scienza Giuridica Europea”; Alessio Faedda, Facoltà di Studi Umanistici, Corso di Lettere, tesi ‘Tmesi’ fra indoeuropeo, miceneo e greco omerico; Valerio Luca Floris, Facoltà di Studi Umanistici, Corso di Storia e Società, tesi “La visita Pastorale in Ogliastra nel 1621”.

La Rettrice Maria del Zompo ha aperto l’evento con un discorso orientato all’inclusione e alla riscoperta identitaria, in cui ha precisato: ” (…) l’Università è ancora un potente ascensore sociale, e le famiglie sarde stanno dimostrando di crederci, affrontando grossi sacrifici pur di garantire ai propri figli i gradi più alti della formazione. Noi di questo le ringraziamo, anche a nome di tutti i ragazzi”.

Ai 12 studenti che sono risultati essere i migliori laureati della facoltà di Cagliari è stata assegnata una borsa di studio del valore di duemila euro. Ma non sono gli unici ad aver ricevuto un premio per il loro impegno scolastico. Sono stati infatti consegnati mille euro ciascuno ad altri 139 studenti, scelti in base al tempo occorso per la laurea, al voto e alla media. Altri momenti che scandiranno questa giornata saranno la presentazione dei nuovi corsi di studio (alle 17 in Aula Magna) e il dialogo con i ricercatori a proposito delle loro scoperte (alle 19 “Science Cafe”).

La giornata UniCaComunica continuerà fino alle 21:30 con il concerto finale sui bastioni del Balice che vede impegnati studenti, personale e docenti in prima persona.

Giu 282016
 

DelZompo_Unversita

L’Università degli studi di Cagliari ha presentato l’offerta formativa per il nuovo anno accademico ed illustrato nel dettaglio, in una conferenza stampa, quella che sarà la giornata“UnicaComunica” di giovedì 30 giugno. L’offerta dell’Ateneo per l’anno accademico 2016/17– costituita da 37 corsi di laurea triennale, 34 corsi di laurea magistrale e 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico – propone ai suoi studenti un ampio ventaglio di scelte scientifico-culturali e professionali nelle aree medica, tecnica, scientifica, umanistica e delle scienze sociali, come solo un’università solidamente multidisciplinare può mettere a disposizione. “La qualità e l’innovatività dei contenuti didattici – assicura il rettore Maria Del Zompoè data dal costante avanzamento della ricerca dinamicamente inserita in estese reti internazionali, nonché da un attento monitoraggio dei corsi”.

Giu 232016
 

SASSARI. Se il calo c’è stato, riguarda il passato. Perché il trend ora è positivo. I dati del report Bankitalia sul numero delle immatricolazioni nelle due università isolane hanno fatto fare un balzo sulla sedia ai due rettori Maria Del Zompo (Cagliari) e Massimo Carpinelli (Sassari). Che evidenziano il grande sforzo fatto per mandare in archivio il segno meno: la missione è stata compiuta in entrambi gli atenei che nell’anno accademico 2015-16 lhanno scorso hanno invertito la rotta: +9% di iscrizioni a Cagliari, +3,6 a Sassari.
I dati Bankitalia. Sono riferiti al periodo 2007-2014. Quello più significativo riguarda la diminuzione complessiva delle immatricolazioni di giovani di età compresa tra i 18 e i 20 anni: -21,2%, dice il report. Che sottolinea il divario tra il dato sardo e la media nazionale (-8%) e del Mezzogiorno (-16,2%). Non solo. Bankitalia evidenzia anche che nello stesso periodo un numero sempre maggiore di studenti sardi ha deciso di emigrare verso atenei della Penisola, con una crescita del 17%. Il quadro che viene fuori mettendo insieme le varie tessere del report Bankitalia è quello di un’offerta formativa insufficiente e non in grado di soddisfare la richiesta degli studenti. Ma, secondo i rettori delle due università, si tratta di una immagine fuorviante che non corrisponde alla realtà e non evidenzia gli sforzi compiuti nell’ultimo periodo a Cagliari e a Sassari.
Cagliari cresce. Parte dal +9% di iscrizioni nel 2015 per dire che, rispetto alla fotografia di Bankitalia, molte cose sono cambiate. Il rettore dell’ateneo cagliaritano Maria Del Zompo conferma che il calo, nel periodo 2007-2014, c’è stato e ha colpito «tutto il sistema universitario nazionale. A partire dall’anno scorso, però, c’è stata una inversione di tendenza. Merito soprattutto di un nuovo atteggiamento rispetto al passato: l’università cura con maggiore attenzione la comunicazione, illustra didattica e ricerca, spiega che nel nostro ateneo è possibile avere un’ottima formazione. Anche in questo caso, i primi risultati sono arrivati». Il rettore Del Zompo si riferisce alla percentuale di studenti sardi che si immatricolano in Sardegna: «La percentuale corrisponde all’85,83% del totale, è molto alta e appena inferiore a quella di altre regioni come l’Emilia Romagna (86,88%) ma superiore a quella del Piemonte (85,83%) o del Friuli Venezia Giulia (79,43%). Dunque non corrisponde al vero che i ragazzi sardi scappano sulla Penisola». E poi, aggiunge il rettore, sulla mobilità universitaria vanno fatti dei distinguo. «Ha senso parlare di un problema se le iscrizioni in atenei distanti sono obbligate a causa dell’assenza di una adeguata offerta formativa nella propria regione o se i ragazzi non hanno la possibilità di ottenere un alloggio o una borsa di studio. Molto diverso il caso di chi decide di fare una esperienza di studio e di vita lontano da casa: la mobilità, per il sistema universitario italiano, rappresenta un valore aggiunto».
Sassari c’è. Anche il rettore Massimo Carpinelli sottolinea che il rapporto Bankitalia «che riporta effettivamente una situazione drammatica che ha colpito l’intero Paese per diversi anni, offre un quadro che fotografa il passato e non tiene conto dei grandi passi avanti compiuti nel presente». Il rettore dell’Università di Sassari si sofferma sul notevole balzo in avanti sul numero delle immatricolazioni compiuto nell’ultimo triennio e in particolare nell’ultimo anno: «Gli immatricolati puri – all’esordio nel mondo universitario – sono passati da -12,4% a +3,6% tra il 2013-2014 e il 2014-2015. E quest’anno – continua Carpinelli – il nostro ateneo è terzo nella classifica Censis/Repubblica delle università medie, al primo posto nella graduatoria tra gli atenei del Sud». Il rettore sottolinea l’impegno per sviluppare un’offerta formativa unica in Italia «potenziando un’apertura internazionale che registra da 9 anni consecutivi un costante aumento di finanziamenti europei, legati all’Erasmus e ai progetti sull’innovazione». Tutto questo, ribadisce il rettore Carpinelli, nel rapporto Bankitalia non c’è. La speranza è che sia contenuto nella relazione del prossimo anno.

Fonte: La Nuova Sardegna

 

Giu 232016
 

Il rettore dell'Università di Cagyliari, Maria Del Zompo.

Oggi e domani i ricercatori dell’ateneo di Cagliari presentano le proprie attività alle aziende. Oltre cinquanta progetti, studi e idee su agrifood, biomedicina, aerospazio, management, turismo, beni culturali e ambientali, Ict, bioeconomia, energia. Tra enti e aziende private partecipano anche Amazon, Federalberghi, Abinsula, Confindustria giovani, Expert System. Su unica.it video interviste degli interventi

«Siamo e rimaniamo una research university. Senza università il territorio è in agonia. Dobbiamo stimolare le imprese anche con altre modalità. Questo evento – ha detto il rettore Maria Del Zompo aprendo i lavori Unica&Imprese 2016 al Business Centre dell’aeroporto di Elmas – mostra che possiamo fare tanto sulla strada del dialogo tra noi, regione e tessuto produttivo. Ma dobbiamo muoverci alla velocità del suono». Sul sitowww.unica.it le videointerviste del rettore, di Raffaele Paci e di Annalisa Bonfiglio, pro rettore per l’Innovazione.Ai lavori, hanno preso parte, vari docenti dell’ateneo, il direttore generale Aldo Urru, e la dirigente della Ricerca scientifica, Silvana Congiu.

«Abbiamo per le imprese oltre cento milioni di euro dell’asse 1 Fes per l’Innovazione. L’ateneo di Cagliari ha il ruolo basilare di accompagnare le aziende, specie quelle più piccole. Anche se qualche segnale si coglie, ad esempio nelle Start Up, siamo indietro per innovazione e capitale umano. Di fatto, regione, università e imprenditoria devono stare assieme, non ci sono alternative» ha rimarcato l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci. Ai lavori hanno portato i saluti i sindaci di Cagliari ed Elmas, Massimo Zedda ed Antonio Ena. «La nostra città è in sinergia con l’ateneo. Grazie a un progetto dell’Università su Cagliari meta del turismo sostenibile, abbiamo battuto Barcellona e vinto il primo premio della Commissione europea su 200 proposte» ha segnalato Zedda. «Ho buone sensazioni per un futuro in cui Elmas possa avere ruoli incisivi per sviluppo e occupazione» ha aggiunto Ena.

La professoressa Annalisa Bonfiglio ha introdotto i lavori con “I servizi di Unica per le imprese”. Al Business Centre “Fabrizio Pirani” – i lavori proseguono oggi fino alle 17.00 e domani dalle 9.00 alle 17.00 – circa cinquanta ricercatori dell’ateneo di Cagliari presentano le proprie attività alle imprese, con l’obiettivo di avviare nuove collaborazioni e contribuire alla crescita del tessuto produttivo isolano e no. Imprese ed enti possono ascoltare le presentazioni e incontrare gli studiosi in colloqui one to one (prenotabili direttamente dal form di registrazione o durante l’evento). Le presentazioni sono suddivise in otto ambiti tematici (S3, Smart specialization strategy Sardegna): Aerospazio, Agrifood, Bioeconomia, Biomedicina, Economia e management, Energia, ICT, Turismo, beni culturali e ambientali. Nel corso della due giorni, si illustrano servizi e strumenti dell’ateneo utili per collaborare con i ricercatori. Spazio anche al dialogo tra Università e mondo produttivo con due tavole rotonde dedicate alla tradizione che diventa high tech e all’open innovation. Tra aziende ed enti privati alle tavole rotonde partecipano, tra le altre, Amazon, Federalberghi, Abinsula, Confindustria giovani, Edizero, PlayCar, Fis global, Aeronike, Expert System. Domani vengono presentate le opportunità di finanziamento della ricerca applicata offerte dal Centro regionale di programmazione e dal ministero dello Sviluppo economico. “Unica&Imprese” ha avuto il messaggio di «in bocca al lupo» del presidente di Sogaer, Carlo Ibba.

Giu 142016
 

Violenza donne: una stanza protetta per inchiodare 'mostri' © ANSA

Venerdì 10 giugno è stata inaugurata, nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Cagliari in via Nuoro, la prima aula d’ascolto per donne vittime di violenza, un progetto realizzato dall’Arma in collaborazione con il Soroptimist di Cagliari.

Un ambiente protetto e confortevole per raccontare, parlare liberamente e denunciare le violenze subite. Un ambiente in cui superare la difficoltà di rivivere quei momenti drammatici trovando in carabinieri altamente specializzati un supporto e un sostegno per dare un nome ai ‘mostri’ e chiedere aiuto. Ora anche Cagliari ha “Una stanza tutta per sé”, un locale all’interno del Comando provinciale dei carabinieri creato appositamente per raccogliere le denunce delle donne vittime di abusi.
“L’aver a disposizione un’area riservata – ha detto la presidente del club Maria Elena Marongiu – consentirà alle donne vittime di violenza di essere accolte in un ambiente il più possibile protetto, che le faccia percepire l’attenzione che si ha per il loro grave problema. Allo stesso tempo consentirà alle forze dell’ordine di svolgere le proprie funzioni con la riservatezza che i casi impongono”.
Ogni donna che si presenta per denunciare un episodio di violenza, ha sottolineato la vicepresidente nazionale di Soroptimist, Anna Edi Pacini, “rivive un trauma”. “L’essere accolte in un ambiente appartato, con arredi, colori e illuminazione confortevoli – ha ribadito la presidente del club di Cagliari – le aiuterà ad esprimere in modo meno traumatico e doloroso la loro storia”. Le denunce verranno raccolte soprattutto da militari donne: complessivamente, compresi gli uomini, sono una ventina i carabinieri specializzati in questo settore.
L’inaugurazione della stanza, a cui hanno preso parte oltre al comandante provinciale dei carabinieri, Salvatore Cagnazzo, il prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta, la rettrice Maria Del Zompo, il questore del capoluogo, Danilo Gagliardi, il facente funzioni di procuratore capo, Paolo Ganassi, e il sindaco Massimo Zedda, è stata anche l’occasione per tracciare un quadro della situazione sui delitti che subiscono le donne in provincia di Cagliari. Dal primo gennaio dell’anno in corso al 31 maggio sono state 15 le denunce presentate ai carabinieri per atti persecutori, cinque quelle per ingiurie, una per lesioni, 20 per minacce, 10 per percosse e 10 per violenza sessuale (reato nel quale vengono inclusi anche i palpeggiamenti).
“Sono felice di poter inaugurare a Cagliari questa stanza – ha sottolineato Edi Pacini – è un momento particolare. Negli ultimi quattro anni si sono registrati oltre 500 femminicidi e il 30 per cento delle donne non aveva denunciato nulla. Io credo che bisogna condannare all’ergastolo chi uccide una donna, sarebbe un deterrente. Bisogna avviare una prevenzione a livello scolastico, far capire già da piccoli che non c’è differenza tra uomo e donna”. Per la rettrice Maria Del Zompo la cultura è fondamentale. “In tanti casi si registra la mancata indipendenza economica – ha detto – la cultura è l’unico mezzo che ti rende indipendente”.
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