Mag 162016
 

Giochi%20della%20Chimica%2C%20Del%20Zompo%20premia%20i%20vincitori

“Seguite le vostre passioni e cercate di imparare un metodo, non limitatevi ad apprendere un mestiere. Vi aspettiamo nel nostro Ateneo”. È l’invito del rettore Maria Del Zompo rivolto ai vincitori delle finali regionali dei Giochi della Chimica, premiati alla Cittadella di Monserrato, che ora andranno a Frascati per la fase nazionale.
L’iniziativa è stata coordinata da Valentina Onnis, docente di Chimica Farmaceutica nella facoltà di Biologia e Farmacia.
La tradizionale manifestazione, organizzata dalla Società Chimica Italiana con lo scopo di stimolare l’interesse dei giovani verso la conoscenza della chimica, era aperta agli studenti di tutte le scuole superiori suddivisi in tre classi di concorso: la classe “A” riservata agli studenti dei bienni iniziali di ogni tipo di scuola, la classe “B” riservata agli studenti dei successivi trienni (licei e Istituti tecnici) e la classe “C” riservata agli studenti dei trienni a indirizzo chimico degli Istituti Tecnici e Professionali.
Per la categoria A premiati: Riccardo Lai (primo) Istituto tecnico minerario Asproni Fermi-Iglesias, Mattia Piana (secondo) e Antonio Barge (terzo) Istituto tecnico industriale Angioy-Sassari. Categoria B: Marco Malandrone (primo) Liceo scientifico Michelangelo-Cagliari, Marco Magno (secondo) e Stefano Puligheddu (terzo) scientifico Pacinotti-Cagliari.
Categoria C: Edoardo Trastu (primo) Istituto tecnico minerario Asproni Fermi-Iglesias, Giorgia Comolli (seconda ex aequo) Istituto tecnico industriale Angioy-Sassari, Simone Murgia (secondo ex aequo) e Davide Pili (terzo) Istituto tecnico minerario Asproni Fermi-Iglesias.
“Servono intelligenza e passione perché la chimica porti avanti il progresso della nostra regione nel rispetto dell’ambiente”, ha aggiunto il rettore. Alla cerimonia sono intervenuti anche il prof. Giuseppe Suffritti, presidente della sezione sarda della Società Chimica Italiana, i rappresentanti dell’Ordine dei Chimici di Cagliari, Nuoro e Oristano, e Francesco Marini, direttore di Sarlux, società controllata della Saras che collabora all’iniziativa per il terzo anno.

Fonte: Cagliaripad

Mag 132016
 

Università di Cagliari, il rettore incontra l'ambasciatore Usa

La volontà di incrementare la collaborazione con gli atenei statunitensi è stata al centro dell’incontro di questa mattina tra il Rettore Maria Del Zompo e l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia John R. Phillips. Il Magnifico era affiancato dal prorettore vicario Francesco Mola e dai prorettori all’internazionalizzazione Alessandra Carucci, all’innovazione e al territorio Annalisa Bonfiglio, alla ricerca Micaela Morelli e dal direttore scientifico del ContaminationLab Maria Chiara Di Guardo. Hanno partecipato all’incontro anche il prof. Marco Pignotti e il dottorando di Boston Brendan Connors, che lavora ad una tesi di dottorato all’Università di Cagliari sugli ambasciatori americani in Italia nel secondo dopoguerra. 

La prof.ssa Carucci ha rimarcato che l’Ateneo può vantare 14 accordi di collaborazione con gli Stati Uniti d’America, concordando con il Rettore sulla necessità di sviluppare le opportunità derivanti da un incremento della reciproca conoscenza e di un’intesa rinnovata ai massimi livelli.

La prof.ssa Morelli ha descritto il programma “Visiting scientist” nell’ambito del quale gli Stati Uniti esprimono il più alto numero di docenti ospiti nella nostra Università.

“È un programma molto importante per noi – ha sottolineato il prorettore alla ricerca – che vogliamo sviluppare per i nostri ricercatori più giovani. Intendiamo sviluppare la nostra collaborazione con gli Stati Uniti in tutte le discipline”.

La preziosa intesa con l’Ambasciata è stata ricordata anche dalla prof.ssa Maria Chiara Di Guardo nell’ambito dell’edizione  2015 del Contamination Lab.

Le strategie per il trasferimento tecnologico sono state spiegate dal prorettore Bonfiglio: “il nostro obiettivo è promuovere partnership con il territorio anche per promuovere la cultura di impresa e stimolare la crescita del nostro sistema economico. Puntiamo alla realizzazione di un incubatore per startup, rinforzando i rapporti internazionali e il ruolo guida dell’Università di Cagliari per l’innovazione”.

“Studiamo i partiti politici – ha detto il prof. Pignotti – Sono il tutor di Brendan Connors, con il suo progetto di ricerca”. “Il mio interesse è lo studio del ruolo degli ambasciatori statunitensi in Occidente – ha aggiunto il dottor Connors – e la loro opera in Italia”.

Il prorettore vicario, Francesco Mola, ha evidenziato l’entusiasmo nella collaborazione con gli Stati Uniti. L’ambasciatore, ringraziando per le idee esposte nel breve incontro, ha garantito il suo interesse e quello del suo Paese per sviluppare insieme progetti di ricerca e innovazione.

(fonte: Casteddu on Line)

Mag 092016
 

Porte aperte al San Giovanni di Dio per il 14 e 15 maggio per Monumenti Aperti, e  con un documentario  si rivivranno le vicende di coloro che si salvarono dai bombardamenti del 1943.

Sarà un’edizione speciale per  il San Giovanni di Dio  quella di quest’anno per Monumenti  Aperti,  dopo il successo dell’anno scorso con oltre 15 mila persone  che  hanno visitato i  sotterranei  nei quali tanti cagliaritani si rifugiarono salvandosi dai terribili bombardamenti  del  1943 che distrussero praticamente Cagliari.
Il programma della manifestazione è stato presentato venerdì scorso nella Facoltà di Studi Umanistici  dell’Università dal Commissario Straordinario dell’Azienda  Ospedaliera Universitaria Giorgio Sorrentino, dal Rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo e dal presidente dell’associazione Imago Mundi Fabrizio Murgia.
Proprio in quei sotterranei del San Giovanni di Dio è stato girato un documentario dal titolo “Quello che c’era” che sarà la novità di questa edizione di Monumenti Aperti nella quale per la prima volta l’ospedale  viene adottato dagli studenti che diventano per due giorni i veri protagonisti di quel monumento.
Il documentario è il risultato dal lavoro dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari e del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università  di Cagliari e degli studenti del gruppo C-nema  coordinati dal regista Marco Antonio Pani.

Due testimoni,  Mario Seguro   (88 anni) e  Mariano Frongia  (77 anni), raccontano la loro storia  da  sopravissuti   proprio grazie ai rifugi sotterranei del San Giovanni di Dio.  I  loro racconti  fanno rivivere le  tragiche giornate del 1943 quando Cagliari fu completamente rasa al suolo dai bombardamenti alleati  rievocando una storia  tragica che deve essere però ricordata dalle nuove generazioni.  

Per la prima volta quest’anno, quindi, come ha spiegato il  commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, sono gli studenti che diventano “padroni” dell’ospedale. I ragazzi di due scuole medie (via Piceno-istituto comprensivo Santa Caterina di Cagliari e Rosas-Istituto comprensivo n. 2 di Quartu) faranno da ciceroni e illustreranno ai visitatori le bellezze del San Giovanni e dei suoi sotterranei. Una grande novità che, assieme al progetto di alternanza scuola-lavoro elaborato con Imago Mundi, ha proprio l’obiettivo di valorizzare il Civile. “Non è un caso, spiega Sorrentino “che il nostro slogan di quest’anno sia: -San Giovanni di Dio, il Monumento della Salute -. Perché è qui, nell’ospedale più antico della città, che i cagliaritani hanno trovato e continuano a trovare un punto di riferimento”.

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