
«A rischio i corsi e la ricerca, un disastro da scongiurare».
di Silvia Sanna (La Nuova Sardegna)
Dal giorno successivo alla sua elezione – nell’aprile 2015 – ha sollevato il problema dei tagli. Perché, oltre a quelli ordinari, che dal 2008 hanno portato nelle casse dell’ateneo il 20 per cento in meno delle risorse, nel 2015 è stato introdotto il nuovo criterio di ripartizione basato sui costi standard. Partendo da parametri che, secondo il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, «porteranno alla chiusura degli atenei piccoli e medi, perché non tengono conto delle condizioni economiche in cui si opera e delle dimensioni delle università. Se si introducono criteri che non sono raggiungibili si sta dicendo che quell’ateneo chiuderà». Per questo non c’è tempo da perdere, dice il rettore. «Alcuni parametri devono essere rivisti, i numeri di partenza non possono essere uguali per tutti. E bisogna farlo subito, Università di Cagliari ha chiesto alla Crui, la conferenza dei rettori, la rivisitazione immediata». Nel frattempo le prime conseguenze della riforma si sono già fatte sentire: «Il costo standard, assegnato nella quota del 25 per cento rispetto al totale, si è tradotto per il nostro ateneo in una riduzione di risorse pari al 10 per cento. E la percentuale è destinata a crescere in proporzione all’aumento della quota standard. Se gli scenari non saranno modificati, il nostro ateneo sarà declassato e ridimensionato: meno corsi di laurea e addio ricerca, perché i fondi a disposizione non basteranno».
Non tutto è perduto, però: «C’è stato un impegno da parte della Crui a prendere in considerazione la situazione particolare delle università sarde. Che in quadro generale da rivedere, sono senza dubbio le più penalizzate. Soprattutto rispetto agli atenei del nord ma anche di quelli del centro e sud Italia. E in questa battaglia chiederemo il sostegno della politica regionale, dalla quale abbiamo già ricevuto
risposte confortanti. Il mondo universitario capisce che c’è bisogno di fare fronte alla crisi e per questo è disposto a dare un contributo – conclude il rettore Maria Del Zompo – e l’unico futuro che possiamo dare ai nostri ragazzi è la formazione migliore possibile».