Gen 272016
 
di Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 26 gennaio 2016
– Comincia domani il seminario sulla corretta comunicazione in Oncologia rivolto agli studenti del corso di laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università di Cagliari, istituito su indicazione del Rettore Del Zompo e scaturito dal confronto con la positiva esperienza “Fattore K”, il progetto nato da un’idea di Sardegna Medicina e di Maria Dolores Palmas, infermiera dell’Ospedale oncologico Businco (vai alla notizia). Il seminario si tiene domattina alle 9.15 nell’Aula Alfa dell’Asse 1 della Cittadella universitaria di Monserrato, e si replica giovedì nello stesso locale. Seguiranno presto nuovi appuntamenti. “Si tratta di uno dei primi impegni presi all’indomani della mia elezione – è il commento della prof.ssa Del Zompo – che oggi diventa realtà, su un tema delicatissimo e molto sentito. Contiamo di continuare su questa strada, aggiungendo sempre nuovi moduli al percorso didattico, formativo e culturale dell’insegnamento della corretta comunicazione della diagnosi al paziente”.
L’iniziativa dell’Ateneo è stata affidata al professor Mario Scartozzi, direttore della Clinica di Oncologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, e rappresenta un primo, fondamentale, passo per portare l’insegnamento della buona comunicazione in oncologia all’interno dell’Università come esigenza che nasce da operatori sanitari e docenti, ma anche e soprattutto da pazienti e famigliari. “Se la corretta comunicazione è un passaggio fondamentale in tutte le discipline, in oncologia diventa irrinunciabile – spiega il professor Scartozzi – nell’ottica di una cura orientata il più possibile sul paziente e sulle sue peculiari esigenze in un momento di grave difficoltà personale e spesso anche famigliare”.
Il seminario sarà organizzato con una parte teorica in cui verranno presentati i diversi punti di vista sull’argomento, gli errori più comuni e le soluzioni pratiche più efficaci: gli studenti ascolteranno le esperienze di medici, infermieri e delle associazioni di pazienti e famigliari oltre agli interventi di psicologi impegnati nel settore oncologico.
La seconda parte sarà totalmente pratica e si svolgerà attraverso la simulazione di casi “tipici” di informazione con il coinvolgimento diretto dei partecipanti. Nella simulazione verranno inseriti appositamente “errori” e punti di particolare difficoltà anche emotiva in modo che si possano commentare poi insieme e si possano trovare le modalità migliori per affrontarli sfruttando l’opinione ed il parere degli esperti presenti.
“Spesso si dice che comunicare sia un’arte – conclude il professor Scartozzi – ma a differenza delle altre forme di arte questa si può e si deve imparare indipendentemente dalla diversa predisposizione personale di ciascuno”. A questa prima iniziativa seguiranno altre analoghe dedicate agli studenti di Medicina all’interno del corso di Oncologia e agli specializzandi della Scuola di Oncologia.
Gen 212016
 

«A rischio i corsi e la ricerca, un disastro da scongiurare».

di Silvia Sanna (La Nuova Sardegna)

Dal giorno successivo alla sua elezione – nell’aprile 2015 – ha sollevato il problema dei tagli. Perché, oltre a quelli ordinari, che dal 2008 hanno portato nelle casse dell’ateneo il 20 per cento in meno delle risorse, nel 2015 è stato introdotto il nuovo criterio di ripartizione basato sui costi standard. Partendo da parametri che, secondo il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, «porteranno alla chiusura degli atenei piccoli e medi, perché non tengono conto delle condizioni economiche in cui si opera e delle dimensioni delle università. Se si introducono criteri che non sono raggiungibili si sta dicendo che quell’ateneo chiuderà». Per questo non c’è tempo da perdere, dice il rettore. «Alcuni parametri devono essere rivisti, i numeri di partenza non possono essere uguali per tutti. E bisogna farlo subito, Università di Cagliari ha chiesto alla Crui, la conferenza dei rettori, la rivisitazione immediata». Nel frattempo le prime conseguenze della riforma si sono già fatte sentire: «Il costo standard, assegnato nella quota del 25 per cento rispetto al totale, si è tradotto per il nostro ateneo in una riduzione di risorse pari al 10 per cento. E la percentuale è destinata a crescere in proporzione all’aumento della quota standard. Se gli scenari non saranno modificati, il nostro ateneo sarà declassato e ridimensionato: meno corsi di laurea e addio ricerca, perché i fondi a disposizione non basteranno».
Non tutto è perduto, però: «C’è stato un impegno da parte della Crui a prendere in considerazione la situazione particolare delle università sarde. Che in quadro generale da rivedere, sono senza dubbio le più penalizzate. Soprattutto rispetto agli atenei del nord ma anche di quelli del centro e sud Italia. E in questa battaglia chiederemo il sostegno della politica regionale, dalla quale abbiamo già ricevuto

risposte confortanti. Il mondo universitario capisce che c’è bisogno di fare fronte alla crisi e per questo è disposto a dare un contributo – conclude il rettore Maria Del Zompo – e l’unico futuro che possiamo dare ai nostri ragazzi è la formazione migliore possibile».

Gen 122016
 

Da sinistra: Il Prof. Fabio Tronchetti, il Direttore Hao Liu, il Rettore Maria Del Zompo e il Prorettore Alessandra Carucci

di Valentina Zuddas

Cagliari, 11 gennaio 2015 – Dalla Beihang University a Cagliari, nuovi accordi con la realtà universitaria cinese prendono forma. Nella mattinata una delegazione dalla città di Beijing ha varcato gli spazi oceanici per incontrare il Rettore Maria del Zompo e il Prorettore all’Internazionalizzazione Alessandra Carucci. Il Prof. Hao Liu, Direttore del National Research of ATM Law and Standard, ha spiegato le potenzialità di una collaborazione tra l’Ateneo cagliaritano – che sarebbe il primo contatto accademico dell’Università di Beihang in Italia su determinati ambiti scientifici – e l’Ateneo cinese, pronto a condividere l’esperienza accademica e professionale dei suoi numerosi centri e laboratori dedicati all’industria e all’ingegneria aereospaziale.
L’Università di Beihang, fondata nel 1952, conta quasi 30mila studenti ed è tra le 8 migliori università cinesi; profondamente legata ai parchi scientifici della China’s Silicon Valley, “offrirebbe agli studenti dell’Università di Cagliari ottime possibilità di ricerca e di inserimento formativo nel settore ingegneristico, in particolare aereonautico e aereospaziale – ha evidenziato Hao Liu – anche attraverso Science Summer Schools con insegnamenti in inglese e possibilità di acquisire crediti universitari”. Proposta che ha trovato l’approvazione della Prof.ssa Carucci e del Rettore, la quale ha specificato fin da subito che “un’eventuale collaborazione nell’ambito dell’airspace industry sarebbe comunque orientata ad usi esclusivamente civili, così come il ruolo dell’Università esige”.
Il Direttore Hao Liu è stato accompagnato da Fabio Tronchetti, laureato Unica nella Facoltà di Scienze Politiche dalla carriera lampo: a 36 anni è  professore associato di Diritto internazionale dello spazio all’Harbin Institute of Technology, dove dirige anche l’area delle relazioni internazionali. Sarà lui ad interfacciarsi con l’Ateneo di Beijing per le prossime future collaborazioni.

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