Dic 302015
 

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(ANSA) – CAGLIARI, 29 DIC – Largo ai giovani architetti e ingegneri per provare a disegnare il presente e il futuro della città. Via a cinque borse di tirocinio della durata di sei mesi per neolaureati: i giovani che hanno appena discusso la tesi, grazie a un protocollo d’intesa di tre anni tra Comune, Università e Ordini degli architetti e degli ingegneri, entreranno a far parte della squadra del Laboratorio Cagliari.

Di che cosa si tratta? Di uno staff, coordinato da tutor e tecnici esperti, che si occuperà di programmi e progetti strategici per lo sviluppo non solo del capoluogo, ma di tutta l’area vasta. “Vogliamo far vedere un pò di più il nostro rapporto con il territorio – ha spiegato il rettore Maria Del Zompo – Vogliamo che i ragazzi, oltre a una preparazione metodologica e culturale, possano avere un contatto con il mondo del lavoro in linea con quello che stanno studiando”.

La sede sarà inaugurata nelle prossime settimane nei locali dell’ex collegio di San Giuseppe nel quartiere di Castello. Il piano prevede anche diversi momenti di confronto pubblico, incontri e seminari. Tutto questo coordinato da un comitato di indirizzo composto da rappresentanti dell’ateneo, del comune e dei due ordini professionali. “I momenti di scambio e di confronto con l’ateneo e con gli ordini – ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda – non sono una novità. È importante però essere riusciti a mettere insieme tutti questi soggetti”.

Tra le priorità da affrontare anche l’attuazione del piano particolareggiato del centro storico: i giovani neolaureati, freschi di studi e pieni di entusiasmo, sono chiamati a dare il loro contributo. “È molto positivo che ci sia questo scambio di professionalità”, ha sottolineato l’assessore alla Pianificazione strategica Barbara Cadeddu. Importante anche il ritorno a “casa” dell’ex collegio. “Sara sede di uffici di tecnici – ha annunciato l’assessore dell’Urbanistica Paolo Frau – ma anche luogo di animazione, della pianificazione territoriale e della qualità della progettazione e del paesaggio”.

Dic 222015
 

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Mercoledì 23 dicembre, alle 12,30 nell’Aula Magna di Palazzo Belgrano, il Magnifico Rettore Maria Del Zompo incontrerà il personale dell’Ateneo per il tradizionale scambio di auguri.

 

 

Dic 212015
 

Primo classificato Innovare per eccellere 2015

Sono un progetto di risk management, per migliorare la sicurezza dei pazienti, uno sulla rete di farmacovigilanza e un altro sulla riduzione dei tempi di intervento per gli infarti utilizzando le nuove tecnologie, i vincitori del “Primo Forum Innovare per eccellere-Roberto Sequi” dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Alla premiazione hanno partecipato il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, il direttore sanitario, Oliviero Rinaldi, e quello amministrativo, Vincenzo Serra.

I tre vincitori sono stati: Root cause Analysis, evento avverso in ospedale ed elaborazione di un protocollo aziendale, proposto da Monica Pedron; Sviluppo della rete di Farmacovigilanza della Aou di Cagliari, proposto da Caterina Chillotti; Nuovo modello organizzativo per la gestione dell’infarto, proposto da Luigi Meloni.

Dic 112015
 

«Le cose, per essere fatte bene, devono essere fatte insieme. E si fanno insieme se con la città, con le imprese e con le istituzioni troviamo obiettivi comuni. Vogliamo continuare a lavorare insieme». Con queste parole, il magnifico rettore dell’Università degli Studi di Cagliari Maria Del Zompo ha chiuso la sua relazione ieri mattina (giovedì), durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno accademico. «La cultura come strumento per uscire dalla crisi, come mezzo per cambiare il destino della propria famiglia e di tutta la società» è stato invece il punto di partenza di un discorso ad ampio raggio in cui il rettore ha elencato le ombre e le luci del sistema universitario. Tra le prime, certamente quelli che Del Zompo ha definito «prelievi forzosi dal Fondo di finanziamento ordinario» operati dal Governo: «è un gioco al massacro, e noi non ci stiamo – ha detto – E’ un percorso ad ostacoli che equipara in base a parametri iniqui atenei profondamente diversi tra loro».

Sul numero di iscritti totali in calo pesa la crisi economica, come pure sul numero degli esonerati per reddito e per merito, passati dal 16percento dell’anno scorso al 18percento dell’anno appena cominciato. Diminuisce il numero dei laureati, passati dai 4002 del 2014/15 ai 3586 attesi alla fine di quest’anno; a Cagliari, si registra un docente ogni 51 studenti, contro la media di uno a 18 di Padova o uno a 4 di Yale. Anche il personale è in costante diminuzione numerica, e sconta il blocco degli stipendi ed il mancato riconoscimento economico della propria professionalità: «Un problema quest’ultimo – ha detto il magnifico – che intendo affrontare al più presto. Siamo i “paria” della Pubblica amministrazione italiana». Tra le luci, il fatto che l’Università di Cagliari si confermi research university, con la sua multidisciplinarietà, che permette di offrire 38 corsi di laurea triennale, 34 magistrale e sei a ciclo unico. «C’è qualcosa di nuovo e di positivo – ha proseguito il rettore – Il numero degli immatricolati cresce: è un segnale di fiducia dei ragazzi e delle loro famiglie che ci responsabilizza, perché vuol dire che la cultura universitaria è ancora vista come ascensore sociale. Vogliamo agire, nei limiti del possibile, anche sul diritto allo studio: abbiamo cercato di attutire l’effetto iniquo delle nuove fasce Isee sulle famiglie sarde, e vogliamo migliorare la qualità dei nostri corsi di laurea».

L’internazionalizzazione procede spedita «fiore all’occhiello delle nostre attività. Stiamo migliorando sulla terza missione, nel rapporto con imprese e territorio». Quindi le opere: la nuova biblioteca del Polo di Piazza d’Armi («contiamo di inaugurare presto», l’impegno di Del Zompo), la nuova spina dipartimentale ed il Centro per la ricerca nella Cittadella di Monserrato. Quindi, un passaggio sul rapporto con il Comune: «L’Università di Cagliari è la città di Cagliari – ha detto il rettore – C’è perfetta identità tra l’Ateneo e la città che lo ospita: vogliamo proseguire nel rapporto intrapreso a vantaggio degli studenti». Spazio nella relazione di inaugurazione anche per i progressi nel completamento del Duilio Casula di Monserrato e per il Contamination Lab, il riuscito progetto che punta sulla cultura di impresa cui hanno partecipato 350 studenti ed ha generato quindici startup (tra cui IntendiMe, che ha vinto recentemente il Premio Nazionale per l’Innovazione). Infine, Unica Social, cioè la presenza dell’Università di Cagliari sui social media: «il nostro è il secondo ateneo pubblico in una recente classifica – ha concluso il rettore Maria Del Zompo – in base al numero dei “like” e per il livello di interattività mostrato con gli utenti».

Fonte: IsolaMedia

Dic 102015
 

Cagliari, 500 studenti in più all'Università: "Ora obiettivo lavoro"

Cambia la formula dell’inaugurazione dell’anno accademico 2015/16 all’Università di Cagliari. Oggi giovedì 10 dicembre, nella sede del rettorato in via Università, alle 11,30, dopo la solenne cerimonia di apertura, seguiranno alle 17,30 la presentazione di ricerche degli studenti cagliaritani, alle 18,30 una tavola rotonda a cura della rappresentanza studentesca e gran finale alle 20 nella chiesa di Santa Chiara con un concerto con polifonie del seicento e dei giorni nostri.

La giornata d’inaugurazione è stata presentata ieri in una conferenza stampa dal Rettore Maria Del Zompo e dal Prorettore vicario Francesco Mola.

Dunque, una nuova formula, diversa dal passato, voluta del neorettore Maria Del Zompo che aggiunge alla tradizionale cerimonia di apertura un programma con molto spazio dedicato agli studenti e alle loro famiglie che inizia con le esposizioni nell’atrio del Rettorato dei poster con le migliori tesi di laurea già dal mattino alle ore 9, poi nel pomeriggio iniziative rivolte a tutta la cittadinanza.

“L’inaugurazione quest’anno è slittata a dicembre” ha spiegato il Rettore Maria del Zompo “perché il mio mandato è iniziato a maggio e sarebbe stato complicato farla ai primi di Ottobre. Il giorno dell’inaugurazione è una giornata di festa perché l’inizio dell’anno accademico è comunque un giorno di festa. È questo perché per molti ragazzi inizia o continua un percorso che permetterà loro di trovare degli sbocchi lavorativi. È un festa anche per i docenti e il personale perché c’è entusiasmo per il loro lavoro. L’Università è la più grande impresa della Sardegna ed è in grado di produrre risultati che creano un ritorno circa quattro volte maggiore dell’investimento dello Sato per ogni singolo studente”.

Nonostante i finanziamenti statali siano in calo, con tagli del Fondo di Funzionamento Ordinario che sono passati da 119 milioni ai 105 di quest’anno, gli immatricolati hanno segnato un aumento: sono stati quest’anno 4034 contro i 3576 dell’anno scorso”.

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