
Cuccuru Pisano

Lo studio
CUCCURU PISANO ARCHITETTURA è stato fondato nel 2017 da Walter Cuccuru (1988) e Mariagiorgia Pisano (1988) a Sassari. Focalizziamo le nostre ricerche sulla progettazione architettonica e sull’interior design, lavorando per committenti sia pubblici che privati. Negli ultimi anni ci siamo concentrati sull’edilizia scolastica, partecipando a numerosi concorsi e ricevendo vari premi. Gestiamo i progetti con rigore e creatività, non trascurando mai il contesto e la composizione.
Progetti
UFFICIO 3B
Il progetto consiste nella riconversione in ufficio di un piccolo magazzino di 23 m2 sito al piano terra di un palazzo del ‘700 situato in una via del centro storico di Sassari.

Le dimensioni minime del locale son state il principale impulso per lo sviluppo della strategia progettuale. Al fine di non saturare lo spazio, tutte le funzioni di servizio, come le postazioni di lavoro, le librerie, gli archivi, un piccolo divano, le scale, son state posizionate sui limiti murari del locale, lasciando libero il centro della stanza, e fanno parte di un unico manufatto in calcestruzzo scolpito che le integra al suo interno definendo lo spazio dell’ufficio. Il calcestruzzo liscio e grigio, che mantiene costante l’altezza di 80 cm quasi a creare un orizzonte netto nello spazio, dà vita ad un deciso contrasto con il materiale e la texture discontinua delle pareti in pietra, come fosse stato prefabbricato ed inserito in blocco all’interno dello spazio.
La leggera struttura reticolare in ferro sospesa sopra il divano, a cui si accede tramite una scala a pioli ed una botola, ospita ulteriori postazioni di lavoro.

L’ambiente è provvisto di un’unica grande apertura che affaccia direttamente sul vicolo basolato di circa 3 m di larghezza. Questo fa sì che si instauri tra l’ambiente privato e lo spazio pubblico della strada un rapporto diretto, che si è voluto preservare progettando un infisso diafano che mantenesse intatta la relazione di scambio visivo tra esterno ed interno. Il locale è composto da un’unica stanza di circa 16 m2 da cui parte un breve corridoio che termina in un piccolo bagno. I muri ed il solaio voltato sono in tufo, materiale di cui son costituiti tutti gli edifici antichi della città.





Polo Scolastico di Santu Lussurgiu
In seguito ad un attento studio delle caratteristiche del sito di progetto, dei manufatti edilizi che attualmente accolgono scuola dell’infanzia, scuola elementare e scuola secondaria di primo grado, del contesto nel quale son collocate, è stata studiata una strategia progettuale che mira ad ottenere un comprensorio scolastico con un’estetica complessiva coerente con le sue parti. Il principale obiettivo riguarda la realizzazione di una unità programmatica, funzionale ed estetica tra tre edifici che allo stato di fatto risultano indipendenti e disuniti. Tramite alcuni interventi puntuali negli spazi intermedi tra le costruzioni viene favorita la formazione di un organismo urbano complesso ma unitario e coerente che possa essere considerato un polo scolastico, e non più tre edifici prossimi tra loro.

La distribuzione interna è strutturata in maniera estremamente razionale e grazie alla sua modularità contribuisce a generare spazi facilmente riconoscibili e con destinazioni chiare e intuitive. Il tema della permeabilità viene sviluppato a due differenti scale: quella delle relazioni urbane, tra la scuola, la strade e la città; quella delle relazioni interne tra le diverse componenti del sistema. La permeabilità è uno dei requisiti fondamentali che permettono alla scuola di non essere più un fortino di antica concezione, ma un luogo aperto alla città e al territorio attraverso un proficuo lavoro quotidiano di interazione.






Campus Scolastico Marmilla

La scuola nasce dalla convinzione che la creazione di conoscenza richieda sia l’aumento delle possibilità di incontro e scambio tra le persone, sia la concentrazione necessaria per sedimentare le nuove informazioni.
Funzionalmente l’edificio scolastico è organizzato attorno ad un ampio ambiente centrale, l’AGORA’, matrice organizzativa di tutto il campus e fulcro di tutta la vita scolastica, con la quale tutti gli altri insiemi programmatici (i due clusters della scuola primaria, i due clusters della scuola secondaria, i Laboratori-Atelier, la palestra), anch’essi estremamente flessibili e polifunzionali, intessono una relazione spaziale diretta. Il campus è matericamente caratterizzato dall’unione/contrasto tra la struttura in calcestruzzo a vista del basamento che si lega in maniera simbiotica a quella in XLAM, legno lamellare d’abete, attraverso una soluzione strutturale chiara ma iconica, durabile e flessibile.






Polo Museale Antonio Gramsci
Il progetto per il nuovo Polo Museale Antonio Gramsci si pone come obbiettivo primario la valorizzazione di uno dei luoghi più emblematici della vicenda umana del grande politico e pensatore sardo, probabilmente l’unico posto che Gramsci abbia mai considerato “casa”. Per il raggiungimento di questo obbiettivo è stata predisposta una strategia duplice che da un lato tenta di ricreare un senso del luogo che sia testimonianza di per sé della vita di Gramsci (la casa), dall’altro di garantire degli spazi adatti alla documentazione ed alla comunicazione-celebrazione della complessità e dell’ importanza della sua esistenza e del suo pensiero.
Questa strategia agisce sia a livello generale nella totalità del polo museale che al livello della sola casa. A livello generale infatti si è scelto di affiancare all’edificio storico un monolite di trachite rossa, roccia tipica della zona, che dichiara immediatamente la propria valenza di luogo pubblico e rappresentativo e l’ importanza del polo museale nelle dinamiche culturali del paese, donando al sito di progetto una forte riconoscibilità e trasformandolo in uno dei landmark della città.
A livello della casa museo invece si è deciso di mantenere nelle sale più iconicamente riconoscibili grazie agli arredi d’epoca ed alle caratteristiche costruttive, ossia la cucina e la camera da letto, un allestimento mirato a riportare il visitatore nel periodo della giovinezza del piccolo Gramsci mentre le altre sale saranno utilizzate come sale per l’esposizione permanente, ovviamente con il dovuto rispetto per il manufatto d’epoca che si configura esso stesso come un monumento documento.


Il nuovo volume si pone lungo il lato nord ovest del lotto, mantenendo uno spazio diaframma con l’edificio storico. Questo spazio si configura come una piazza interna, un filtro tra esterno ed interno, una strada pubblica/privata passante tra il corso Umberto Primo ed il vicolo Sotgiu, sulla quale si affaccia il piano terra dell’edificio di nuova costruzione e dalla quale sarà possibile accedere all’edificio.
I due volumi non si toccano, e son collegati esclusivamente da un passaggio-ponte vetrato al primo piano. Un altro varco nella muratura del piano terra è stato aperto per permettere il passaggio dalla piazza interna al cortile interno della casa museo. Escludendo l’apertura di queste due brecce, gli interventi sul manufatto edilizio storico saranno esclusivamente di manutenzione, restauro ed di dotazione impiantistica, oltre alla completa rielaborazione del percorso museale.

