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SYA23 Alessandro Matta

Alessandro Matta

Lo studio

Lo studio Alessandro Matta Architettura nasce a fine 2020 ed è composto attualmente da un solo membro, da cui lo studio prende il nome, che si occupa sia di opere pubbliche che private.

Alessandro Matta si laurea in Scienze dell’Architettura presso l’Università di Cagliari nel 2016 con una tesi dal titolo Architettura: identità, memoria, storia, tipo; successivamente consegue una Laurea Magistrale in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 2019 con una tesi dal titolo Slum in America Latina. Pratiche di intervento tra autocostruzione e progetto. Gli studi su quest’ultima tesi sono stati poi presentati alla 1a Conferência Internacional sobre a Filo- sofia da Paisagem dal titolo Pensar a Paisagem no Antropoceno, promossa dal Centro de Filo- sofia da Universidade de Lisboa (CFUL) e dalla Fundação para a Ciência e a Tecnologia (FCT).

Questo incipit è necessario per identificare al meglio i due progetti che sono esposti di seguito e che rappresentano la filosofia dello studio. Due progetti simili, ma anche contra- stanti. Si tratta di due istituti scolastici pubblici, uno in Italia e uno ad Haiti. Nonostante le risorse economiche di questi siano decisamente differenti (dal ‘primo mondo’ si pas- sa al ‘terzo’), questi progetti cercano di regalare delle architetture ad entrambi i contesti, senza mai trascurare la ricerca, il confronto con la cultura locale e l’ambiente circostante.


Progetti

Sala Polivalente, Sanluri

Dopo anni in cui questo spazio è stato lasciato aperto e inutilizzato, il progetto per la sala polivalente crea un insieme in cui colori, materiali e texture sono stati scelti avendo come scopo principale il benessere dei bambini.

L’asilo che ospita il progetto è stato terminato nel 2015, all’interno di un grande parco pubblico che circonda l’intero edificio. La forte presenza della natura ha quindi guidato il concept per la sala polivalente.

Le sfide principali di questo progetto hanno riguardato sia l’interno che l’esterno. L’idea principale per l’interno è stata quella di creare un nuovo spazio in cui i bambini potessero sempre mantenere un contatto visivo con il parco circostante, ma che potessero percepire la natura anche dall’interno. Da qui la scelta dei materiali, utili per creare uno spazio accoglien- te e caloroso anche quando questo si presenta vuoto e privo di arredi.

Per quanto riguarda l’esterno, si è cercato di creare una facciata che potesse creare una continuità con l’architettura esistente, senza avere la presunzione di prevalere su essa o sminuirla.


Scuola Rurale, Haiti

Questa proposta crede fortemente nel potere dell’architettura nel portare un cambiamento sociale. Le ricerche effettuate per conoscere il contesto hanno portato all’idea di una scuola in cui gli studenti possano sviluppare un senso di rispetto per l’ambiente naturale, grazie alla creazione di un sistema di orti. L’impianto, ispirato allo schema tradizionale del Lakou, è costituito da una corte centrale destinata alle attività sociali e ludiche, circondata da giardini ed edifici. Al suo centro, a rafforzare l’idea del progetto, un grande albero che ricorda la sacralità dell’albero Mapou nell’insediamento tradizionale, il cui sradicamento è considerato un tabù.

Ciascun edificio è diviso in due strutture che rispondono separatamente alle reazioni sismiche: una muratura in mattone in terra cruda da realizzare in autocostruzione e una copertura leggera realizzata in bambù e lamiera. Per creare un effetto di ventilazione naturale, la distanza tra le due strutture è occupata da una griglia in bambù. Il tetto diventa un mezzo per catturare l’acqua da immagazzinare all’interno di una cisterna sotterranea, in grado di mantenere attivi gli orti e i servizi igienici. Ogni classe ha due entrate differenti, permettendo la loro suddivisione tramite tende o pannelli in caso di necessità di creazione di ulteriori spazi.