Polonia

 

La mia esperienza Erasmus.

Racconto in queste righe quella che è stata finora l’esperienza più bella della mia vita: l’Erasmus.

Sono partita in Erasmus in Polonia, precisamente a Wrocław, per il secondo semestre o quello che viene comunemente definito semestre estivo, durante il mio secondo anno di università; inutile dire che a distanza di un mese dal mio ritorno ho ancora tantissima nostalgia della città e delle persone che ho conosciuto durante questa esperienza.

Ho deciso di partire per questa nuova avventura prevalentemente per imparare la lingua, prima della mia partenza avevo un livello A2 in inglese e ho passato il primo mese comunicando con google traduttore mentre ora sono in grado di affrontare qualsiasi discorso senza problemi, sono stata fortunata perché tra tutti gli studenti Erasmus ero l’unica italiana a eccezione di una studentessa tirocinante, inoltre ho deciso di partire per incontrare nuove persone e per mettermi realmente in gioco conoscendo le mie vere debolezze. Questo genere di esperienze ti aprono la mente, lasci la tua casa, il tuo paese e i tuoi affetti per recarti in un paese sconosciuto dove non conosci nessuno a centinaia di chilometri di distanza.

Non nascondo che le prime settimane sono state molto dure, adattarsi in un paese straniero con una culturale diversa dalla tua può risultare molto difficile ma alla fine condividi esperienze e emozioni che nel tuo paese non riusciresti nemmeno ad apprezzare, la città ti entra nel cuore e inizi a sentirla tua fino a quando ti rendi conto di non voler più tornare in Italia. Personalmente consiglio di soggiornare in un dormitorio, ovviamente se c’è  la possibilità, rispetto a un appartamento; io vivevo in un dormitorio dentro un’accademia militare, ah sì, mi sono dimenticata di scrivere che la mia esperienza Erasmus si è svolta dentro un’accademia militare e non in una normale università, e mi sono resa conto che condividere la cucina, i bagni, la lavanderia e la sala tv con altri studenti mi ha aiutata molto perché non mi sono mai sentita sola e ho avuto la possibilità di creare legami più forti e importanti per me rispetto a quelli che avrei potuto creare durante le lezioni.

Il ritorno in patria è molto difficile, sei costretto ad abbandonare quell’indipendenza e autonomia che ti eri creato, per questo inizi a sentire la tua città e la tua casa un posto opprimente ma purtroppo non si può vivere in Erasmus per sempre.

Se state pensando di partire per questa grande avventura e siete titubanti vi consiglio di non pensarci troppo e partite, l’Erasmus non è per studiare ma per conoscere persone, per visitare nuovi posti, per conoscere nuove lingue, nuove culturale e soprattutto per maturare, per capire cosa realmente vuoi fare nella tua vita e per imparare a prenderti cura di te stesso da solo.

Spero che sia la prima di tante grandi esperienze.


 

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